La cessione della Sampdoria diventa sempre più concreta. Il presidente Ferrero sarebbe pronto ad accettare l’offerta del fondo americano York Capital Management
La cessione della Sampdoria diventa sempre più una certezza. Secondo indiscrezioni, la York Capital Management e il suo advisor Gianluca Vialli starebbero per concludere l’acquisto del club.
Sembra quindi volgere al termine l’era blucerchiata del presidente del club Massimo Ferrero, che dopo aver chiesto 200 milioni di euro per la cessione della Sampdoria, avrebbe accettato di vendere la squadra genovese a una cifra che si aggira intorno ai 100/120 milioni di euro.
L’accordo tra Ferrero e il fondo statunitense York Capital Management potrebbe concludersi con le firme delle due parti già entro questa settimana. Se la cessione dovesse realizzarsi, l’ex attaccante del club Gianluca Vialli diventerebbe il nuovo presidente del club.
Ipotesi, tra l’altro, confermata anche da Enrico Mantovani, ex presidente della Sampdoria dal 1993 al 2000, che in un’intervista ha ammesso di aver incontrato Vialli a Milano e che la possibilità di vederlo come nuovo presidente è reale.
Cessione Sampdoria: l’ascesa di Gianluca Vialli
La possibilità di vedere Gianluca Vialli nuovo presidente della Sampdoria è una mossa scacchistica della York Capital Management, perché punta a far sognare i tifosi della Sampdoria.
Vialli infatti fa tornare nelle menti dei supporters blucerchiati gli anni migliori del club dell’allora presidente Paolo Mantovani. Insieme al gemello del gol Roberto Mancini, attuale ct della Nazionale italiana, condusse la Sampdoria alla vittoria di tre coppe Italia, della Coppa delle Coppe nella stagione 1989-1990 e dell’unico scudetto doriano nella stagione 1990-1991.
Non è un caso allora se, dopo aver sconfitto un tumore, Vialli vuole ripartire da Genova per tornare nel mondo del calcio. Qualora la trattativa con Ferrero dovesse concretizzarsi l’ex attaccante doriano potrebbe o diventare presidente o general manager della società.
A prescindere dal ruolo, comunque avrebbe pieni poteri nella gestione della parte tecnica, curerebbe il mercato, andrebbe alla ricerca di giovani talenti e si rapporterebbe personalmente con l’allenatore della prima squadra che potrebbe essere ancora Marco Giampaolo, già legato alla Sampdoria fino al 2020.
Vialli, Fiorentino e Oliva: le mosse di York Capital
Vialli quindi rappresenta l’anello di congiunzione che serviva al fondo York Capital Management per chiudere il cerchio di un’operazione partita sottotraccia anche grazie all’aiuto del vicepresidente vicario della Sampdoria Paolo Fiorentino.
Quest’ultimo, oltre ad essere stato dg di Unicredit durante il passaggio delle azioni della As Roma dalla banca all’attuale proprietario del club giallorosso James Pallotta, è attualmente ad di Banca Progetto che è legata attraverso una società intermediaria proprio al fondo americano York Capital Management.
Per acquistare il club però il fondo statunitense utilizzerebbe un veicolo societario diverso che da fine febbraio vede tra gli amministratori proprio Gianluca Vialli: la Sunrise Sports Limited.
Quest’ultima fa capo alla Sunrise Limited, società sudafricana di produzione cinematografica specializzata in film di animazione e contenuti digitali per network sportivi
E proprio in queste ore a Londra è previsto un incontro tra i dirigenti della Sampdoria e Gianluca Vialli. Al summit dovrebbe partecipare anche Federico Oliva, responsabile della branch europea di York Capital.
La Sampdoria e l’era Ferrero
Dal 14 giugno 2014, giorno del passaggio di testimone tra l’ex presidente blucerchiato Edoardo Garrone e Massimo Ferrero, sono passati quasi cinque anni.
Una mossa a costo zero per l’imprenditore romano, visto che il presidente della Erg gli aveva regalato le azioni del club, gli aveva regalato circa 22 milioni di euro e gli aveva garantito, grazie a delle fideiussioni bancarie, i 16 milioni di debiti bancari residui.
Tra questi 16 milioni di debiti bancari figurava anche il debito residuo legato al mutuo per l’affitto del marchio Sampdoria che Ferrero negli anni ha puntualmente onorato, nonostante la sua situazione finanziaria molto complessa.
Dal punto di vista calcistico Ferrero ha risanato i conti della società che oggi ha un debito molto contenuto e riferibile soprattutto ai circa 20 milioni di euro del mutuo concesso dal Credito Sportivo per l’ampliamento del centro sportivo di Bogliasco, casa della prima squadra e del settore giovanile.
Inoltre, insieme al Genoa sta lavorando al piano di ristrutturazione dello stadio Luigi Ferraris, che prevede un esborso di 30 milioni di euro, da suddividere appunto con il club rossoblu.
Da quanto è presidente Ferrero ha aumentato di almeno tre volte il capitale calciatori, nonostante le tante plusvalenze realizzate dalle cessioni di: Skriniar (15 milioni) Schick (40), Zapata (26), Muriel (20).
Queste cessioni infatti sono state compensate solo in parte dagli acquisti di: Caprari (12 milioni), Praet (10), Audero (20), Colley (10), Murru (8). Per Linetty, Kownacki, Bereszynski e Andersen la società blucerchiata ha speso in totale circa 10 milioni e se in estate saranno venduti frutteranno anch’essi delle importanti plusvalenze.
Dal punto di vista dei risultati ottenuti sul campo, il settimo posto della stagione 2014-2015, con la conseguente qualificazione in Europa League è la migliore in assoluto dell’era Ferrero. In quell’anno l’allenatore della Sampdoria era Siniša Mihajlović.
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