Il calcio si prepara a una possibile nuova novità: le sospensioni dettate dal ricorso alla Var potrebbero far guadagnare squadre, leghe e federazioni
La Var potrebbe far guadagnare squadre, leghe e federazioni attraverso la pubblicità. Secondo il Financial Times, i guadagni potrebbero oscillare da 58 a 116 milioni di euro.
Come afferma il giornale londinese, le grandi aziende vorrebbero sfruttare dal punto di vista televisivo o la Var Review, ossia il momento in cui l’arbitro decide di andare a rivedere a bordocampo un determinato episodio di gioco, o il momento in cui il direttore di gara aspetta un check da parte dell’arbitro Var.
Visto che in alcuni casi i tempi si sono dimostrati eccessivi, l’introduzione della pubblicità potrebbe essere utile in termini di visibilità per le aziende e di conseguenza creerebbe un importante riscontro economico per le squadre, le leghe o le federazioni che organizzano quel determinato evento.
Non è un caso infatti se alcune aziende avrebbero già presentato delle offerte alla FIFA per piazzare degli spot pubblicitari proprio in quei momenti in cui la Var diventa protagonista.
Var e guadagni pubblicitari: la Liga la più interessata
Come analizzato dal consulente di marketing sportivo Tim Crow, durante gli ultimi Mondiali di calcio disputati in Russia, la scritta Var è apparsa sullo schermo per 27 minuti, un tempo necessario per raccogliere centinaia di milioni di euro.
Inoltre, secondo Ampere Analysis, anche solo un minuto di pubblicità durante per esempio le fasi finali di un grande torneo, come la Champions League o proprio i Mondiali di calcio, potrebbe anche costare 700 mila euro.
Ovviamente il valore di qualsiasi potenziale accordo pubblicitario dipende essenzialmente dalla popolarità della competizione. Quindi al momento stabilire delle possibili cifre per i vari campionati di calcio europei è molto difficile.
Nonostante questi possibili introiti, la FIFA avrebbe già dichiarato di aver rifiutato queste proposte, e la UEFA di non essere interessata. Di contro però, fonti interne al massimo campionato di calcio spagnolo, la Liga, avrebbero definito la pista abbastanza percorribile.
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