Prima ondata di caldo estremo. Si prospetta un’estate rovente per l’Europa con i dovuti rischi per l’ambiente e preoccupazioni per i giochi olimpici in Francia: ecco perché.
Un’altra estate infernale bussa alle porte dell’Europa. L’estate 2024 si prospetta essere un’estate ancora più calda di quella del 2023. E se la bella stagione non è ufficialmente ancora iniziata, durante i primi giorni di giugno si è verificata la prima ondata di caldo dell’anno nell’Europa sud-orientale.
Stando ai meteorologi, in tutta Europa sono attese temperature superiori alla media sia a giugno, che a luglio e agosto, con particolare attenzione all’Europa meridionale. Previsioni che trovano conferma in questi giorni, con la Grecia che ha già sfiorato i 39°C, un record assoluto da quando sono iniziate le misurazioni. Ancora, in Turchia le temperature sono tra gli 8-12° C al di sopra della media stagionale.
Come spiegato dalla Nasa, queste ondate di calore sono parte di una tendenza a lungo termine, basti pensare che gli ultimi dieci anni sono stati i dieci più caldi mai registrati. Un quadro allarmante se si pensa che le temperature potrebbero aumentare ancora nei prossimi tre mesi, replicando, se non superando il caldo patito nel 2023.
Un caldo che potrebbe mettere a repentaglio le Olimpiadi 2024. Di fronte a simili temperature, infatti, gli organizzatori dei Giochi Olimpici si stanno preparando al meglio per contrastare i pericoli del caldo, proteggendo i propri atleti e gli stessi spettatori. Ecco cosa accadrà questa estate e come si cercherà di salvare le Olimpiadi di Parigi.
Caldo record: per 12 mesi registrate le temperature più elevate al mondo
È impossibile dimenticare la rovente estate che abbiamo vissuto lo scorso anno con temperature che hanno oscillato al di sopra della media stagionale, senza dare un attimo di tregua alla popolazione, eppure l’estate 2024 si prospetta peggiore.
Gli stessi dati pubblicati da Copernicus, il servizio dell’Unione Europea che si occupa di meteorologia, hanno fotografato una situazione allarmante: il mese di maggio 2024 è stato il “maggio più caldo mai registrato” dalle rilevazioni scientifiche, iniziate a metà ’800.
Ma il 2023 e 2024 hanno segnato un altro record preoccupante: per 12 mesi consecutivi si sono registrate le temperature più elevate mai rilevate al mondo, superando il limite di 1,5°C al di sopra della media pre-industriale stabilito dall’Accordo di Parigi e dalla Cop26 di Glasgow. Da giugno 2023 a maggio 2024 la temperatura media globale, infatti, è stata la più alta di sempre, segnando un +1,63°C.
Un quadro allarmante, frutto del cambiamento climatico, le cui terribili conseguenze sono sotto gli occhi di tutti con fenomeni meteo estremi, come siccità e alluvioni, che causano ingenti danni a infrastrutture, attività economiche e persone.
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Caldo estremo: i Giochi Olimpici sono a rischio?
Se si guarda con preoccupazione al cambiamento climatico e all’aumento della temperatura, con le dovute conseguenze meteorologiche, c’è chi - con sguardo pragmatico - teme per le sorti nell’immediato futuro della grande macchina organizzativa dei Giochi Olimpici 2024 di Parigi.
Infatti, come spiegato dal climatologo del Centro nazionale francese per la ricerca scientifica (CNRS) Christophe Cassou, i Giochi inizieranno il 25 luglio “nel momento di «climax climatologico», ossia il periodo dell’anno in cui le ondate di calore in Francia sono più probabili. Ecco, quindi, che gli atleti potrebbero trovarsi ad affrontare le loro prove nei giorni più roventi in Francia e per questo - scrive Reuters - si stanno preparando a mantenere la calma con l’aiuto di ausili tecnici.
Gli stessi organizzatori si preparano al caldo estremo pianificando riunioni due volte al giorno per confrontarsi sulle possibili modifiche da apportare in caso di caldo estremo, per far ciò consulteranno nuove previsioni meteo dieci giorni prima delle competizioni, in modo da assicurarsi di aver preso tutte le precauzioni possibili, come dichiarato da Lambis Konstantinidis, direttore esecutivo della pianificazione e del coordinamento presso il comitato organizzatore dei Giochi Olimpici in Francia.
Le precauzioni però non solo volte a proteggere solo la salute degli atleti ma anche degli spettatori. Ad esempio, sono state previste in prossimità degli impianti aree ombreggiate e distributori d’acqua per contrastare insolazione disidratazione.
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