Scuola, emergono i primi dettagli del programma di Mario Draghi: possibile revisione del calendario scolastico per recuperare i giorni di didattica a distanza.
Mario Draghi potrebbe rinviare la fine dell’anno scolastico. L’ipotesi di una revisione del calendario scolastico è emersa nel corso del secondo giro delle consultazioni, durante le quali il Presidente del Consiglio incaricato ha presentato il proprio programma di Governo.
Tra i diversi temi di discussione c’è anche quello della scuola, per il quale Mario Draghi sembra avere già le idee chiare, bocciando - di fatto - questi mesi di didattica a distanza. Secondo Draghi, la scuola deve essere una priorità del suo Governo e bisognerà pensare ad un modo per “salvare l’anno scolastico”, in quanto bisognerà “recuperare il tempo perduto”.
A svelare le idee di Mario Draghi sulla scuola è stata la Repubblica, la quale al termine delle consultazioni è stata informata da alcune fonti parlamentari rispetto ai piani del prossimo Governo. Non ci sono dettagli, ma le prime indicazioni a riguardo sono comunque utili per capire cosa ci aspetta nei prossimi mesi.
Calendario scolastico: possibile modifica per avere più lezioni in presenza
Mario Draghi non sembra essere un particolare estimatore della didattica a distanza. D’altronde lo stesso Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, il mese scorso ha riconosciuto le difficoltà della DAD invocando il ritorno in classe per tutti gli studenti delle scuole superiori. “La didattica a distanza non funziona più”, dichiarò la Azzolina, consapevole delle difficoltà che ancora oggi - nonostante l’impegno profuso dal personale docente - caratterizzano questo strumento.
Una situazione che potrebbe ripercuotersi sugli studenti, specialmente quelli che quest’anno devono preparare l’esame di Maturità.
Di queste difficoltà ne è a conoscenza Mario Draghi e non è un caso che durante il secondo giro di consultazioni si sia parlato di rivedere il calendario scolastico 2020-2021.
Già nelle scorse settimane era emersa la possibilità di rinviare l’ultimo giorno di scuola per avere più tempo per organizzare le lezioni in presenza. È necessario, infatti, che gli studenti possano recuperare se non tutto almeno una parte del tempo perduto. Questa sarà una delle priorità del Governo Draghi; va detto che non sono emersi ulteriori dettagli a riguardo, ma appare chiaro che l’intenzione è quella di prolungare le lezioni scolastiche oltre i termini previsti.
Ci saranno comunque delle difficoltà da risolvere: ad esempio, per gli studenti di quinto superiore un rinvio del termine delle lezioni avrebbe ripercussioni anche sulle date di esame. Senza dimenticare poi il fattore meteo: restare in classe a giugno, con il caldo estivo, non è di certo il massimo per studenti e insegnanti.
Scuola, problema cattedre vacanti
C’è un altro problema affrontato da Mario Draghi nel corso delle consultazioni: le cattedre vacanti. Il Presidente incaricato, infatti, ha ricordato la situazione di difficoltà che si è venuta a creare all’inizio dell’anno scolastico in corso, quando le cattedre vacanti erano addirittura 10 mila.
E per il 2021-2022 non andrà meglio in quanto è previsto un vero e proprio boom delle supplenze. Un altro problema a cui Mario Draghi intende trovare una soluzione al più presto.
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