Pausa di primavera tra Natale e Pasqua nel prossimo anno scolastico e lezioni in estate. Ecco cosa sappiamo sulla nuova proposta che arriva dall’Emilia Romagna.
Spring break o pausa di primavera di importazione nordeuropea: è la proposta per il calendario scolastico del prossimo anno che arriva dall’Emilia Romagna. Si tratta di una pausa dalle lezioni tra Natale e Pasqua, il che tuttavia comporterebbe un prolungamento dell’anno scolastico fino all’estate oltre quindi la data di inizio delle vacanze che cade solitamente nella prima decade di giugno.
La proposta di una pausa primaverile con una rimodulazione del calendario scolastico comprensivo di una riduzione della lunga pausa estiva dalle lezioni da giugno a settembre, da sempre oggetto di discussione nel dibattito pubblico, arriva più precisamente dall’assessora regionale all’istruzione dell’Emilia - Romagna Isabella Conti, come riporta Orizzontescuola.it.
Vediamo allora più nel dettaglio in cosa consiste la spring break che andrebbe a sconvolgere il calendario scolastico cui siamo da tempo abituati.
Calendario scolastico: la proposta di una spring break dal prossimo anno
La proposta che arriva dalla Regione Emilia-Romagna prevede, come anticipato, una ridefinizione del calendario scolastico con una spring break tra Pasqua e Natale. Conti, durante la presentazione del suo programma in commissione, ha parlato di una pausa dalle lezioni che cadrebbe tra gennaio e aprile e un conseguente prolungamento delle lezioni a giugno e un anticipo a settembre.
I giorni di lezione, anche con una pausa primaverile che immaginiamo possa essere di una o due settimane, dovrebbero infatti essere sempre duecento.
Le Regioni nel delineare il calendario scolastico, e le scuole nell’ambito dell’esercizio delle proprie funzioni in virtù dell’autonomia scolastica, già prevedono delle pause tra Natale e Pasqua anche se di pochi giorni. In alcune zone di Italia, infatti, sono previste le vacanze di Carnevale che nel 2025 cade il 4 marzo, il martedì grasso. Inoltre dopo le vacanze di Pasqua sono spesso presenti ponti, sempre a seconda del calendario, con le festività nazionali del 25 aprile e del primo maggio come accade nel 2025.
Revisionare il calendario scolastico prevedendo per esempio la pausa primaverile e il prolungamento delle lezioni a giugno richiede un ripensamento di tutto l’assetto della scuola italiana e ciò non può avvenire a livello regionale. Esistono infatti gli esami di Stato di terza media e la Maturità per le ultime classi della secondaria di secondo grado.
Le date delle prove scritte della Maturità sono stabilite dal ministero dell’Istruzione e del Merito da sempre e sono le stesse in tutta Italia. Uno spostamento in avanti delle lezioni comporterebbe, a rigor di logica, uno spostamento in avanti anche degli esami di Stato. Al momento si tratta di una proposta che non è da escludere possa andare in porto in futuro.
Calendario scolastico: da tempo chiesta una revisione
Il dibattito sulle vacanze estive considerate troppo lunghe specialmente dalle famiglie è sempre aperto e nonostante le attività organizzate dalle scuole in estate molti genitori da tempo chiedono una revisione del calendario scolastico.
Lo scorso anno era stata addirittura lanciata una petizione per chiedere di ridurre le vacanze estive nell’ottica di una scuola a sostegno delle famiglie, specie di quelle che non possono permettersi campi estivi o baby sitter, di quelle in cui entrambi i genitori lavorano e che non godono dell’appoggio dei familiari.
Quando si parla di una riduzione delle vacanze estive torna al centro del dibattito anche il problema delle aule troppo affollate e troppo calde per garantire agli studenti lezioni in condizioni ottimali e quindi si pone la questione della fatiscenza di moltissimi edifici scolastici, specie in zone periferiche del Paese.
I sostenitori di una pausa estiva ridotta - in Italia si arriva a 14 settimane - ritengono che un periodo prolungato lontano dai banchi di scuola possa determinare una dispersione delle conoscenze e una difficoltà nella ripresa del ritmo a settembre. In altri Paesi europei le vacanze estive si collocano tra le 8 e le 12 settimane con le dovute eccezioni tra le quali, rientra appunto, anche il nostro Paese.
© RIPRODUZIONE RISERVATA