Cambio Euro Dollaro: i motivi del rialzo

Luca Fiore

10/12/2020

Il meeting della Banca Centrale Europea ha riportato il segno più sul cambio Euro Dollaro dopo quattro sedute all’insegna della debolezza. Vediamo i motivi che stanno spingendo al rialzo l’eur/usd.

Cambio Euro Dollaro: i motivi del rialzo

Cambio Euro Dollaro sotto i riflettori nel gran giorno della Banca centrale europea. Salito a ridosso di 1,22 venerdì scorso, livello massimo da gennaio 2018, il cambio eur/usd nelle ultime quattro sedute ha consolidato a 1,21.

Oggi, nel giorno del meeting della BCE, l’incrocio principale del mercato valutario ha ripreso a salire ed ora per acquistare un euro sono necessari 1,2114 dollari, +0,2% rispetto al dato precedente.

Perché il cambio Euro Dollaro sale?

Nel meeting di oggi 10 dicembre 2020, la Banca centrale europea non ha deluso. Come era nelle previsioni, il Programma di acquisto per l’emergenza pandemica (PEPP) è stato incrementato di 500 a 1.850 miliardi di euro mentre le operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (TLTRO III) sono state estese di 12 mesi. Confermato invece il livello dei tassi.

I tassi resteranno agli attuali livelli, o a livelli più bassi, fino a quando le prospettive di inflazione non saranno ad un livello “prossimo ma inferiore” al 2%. A mantenere bassa l’inflazione, ha rimarcato Christine Lagarde nel corso della conferenza stampa, è anche il livello dell’Euro Dollaro.

A proposito dell’andamento del cambio Euro Dollaro, il n.1 della BCE ha rimarcato che “l’apprezzamento dell’euro gioca un ruolo importante e quindi è monitorato e continuerà ad essere monitorato con molta attenzione”.

Perché allora il cambio Euro Dollaro sale? L’andamento dell’incrocio eur/usd è dettato dal fatto che in passato il solo superamento della soglia degli 1,2 dollari ha sempre fatto scattare una reazione ai vertici della Bce.

Eur/Usd: la Bce può influenzarlo?

Questa volta invece, nonostante il cross eur/usd abbia superato questo livello da inizio mese, nessuno finora aveva evidenziato l’apprezzamento del cambio e, l’aver rilevato che “continuerà ad essere monitorato”, non è stato valutato sufficiente dagli operatori.

Anche perché a spingere al rialzo l’incrocio è anche e soprattutto la debolezza del biglietto verde. A riprova di un contesto macroeconomico che potrebbe riservare sorprese negative nei prossimi mesi, oggi indicazioni peggiori delle stime sono arrivate dall’aggiornamento che misura l’andamento delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione negli Stati Unti, passate nell’ultima settimana da 712 a 853 mila unità.

Quindi anche se la Bce decidesse, e non sembrerebbe avere questa intenzione, di spingere al ribasso il cross eur/usd, forse non ne avrebbe il potere.

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