Manca poco al ritorno dell’ora legale ma questo paese ha deciso che non effettuerà il cambio: ecco perché.
Ancora pochi giorni e tornerà l’ora legale. Come di consueto l’ultima domenica del mese di marzo le lancette andranno spostate un’ora in avanti. In questo 2025 il cambio dall’ora solare a legale avverrà nella notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo. Alle ore 2 le lancette andranno spostate avanti di un’ora, quindi alle ore 3.
La conseguenza imminente è che dormiremo un’ora in meno. La buona notizia però è che le giornate si allungheranno e farà buio più tardi. Almeno nei primi giorni tante persone potranno accusare una certa sofferenza: stanchezza, stress, irritabilità, disturbi del sonno dovuti al cambiamento del ritmo sonno-veglia, sono tutte problematiche che tantissime persone dovranno affrontare a causa del cambiamento dell’ora.
L’ora legale resterà in vigore fino ad ottobre quando si tornerà a quella solare con le lancette che andranno nuovamente spostate indietro generando così giornate più corte. Da qualche anno l’Unione Europea ha dato mandato alle singole nazioni di decidere se effettuare i cambi di orari o meno. Non esiste alcuna norma comunitaria che obbliga le nazioni ad effettuare il passaggio ma ogni singolo Stato può decidere liberamente.
C’è una nazione che ha deciso di non effettuare più il passaggio all’ora legale ma resterà con l’ora solare. Lo scorso ottobre è stata l’ultima volta che ha spostato le lancette. Stiamo parlando dell’Ucraina.
L’Ucraina dice addio al cambio dell’ora: ecco perché
Lo scorso luglio, il parlamento ucraino ha approvato una modifica legislativa per mantenere in modo permanente l’ora solare. Di conseguenza, il prossimo 30 marzo non avverrà alcun cambio d’orario e le lancette rimarranno invariate.
La decisione è stata presa per diversi motivi. In primo luogo, per tutelare la salute dei cittadini: il passaggio dall’ora solare a quella legale incide sui ritmi biologici, causando disturbi fisici e psicologici. Come riportato nella legge approvata, «dopo il cambio dell’ora, i cittadini si sentono peggio, la produttività cala e si registra un peggioramento delle malattie croniche».
Inoltre, l’ora legale non ha portato i benefici sperati in termini di risparmio energetico. Introdotta con l’obiettivo di sfruttare meglio la luce naturale, si è rivelata poco efficace rispetto ai risultati attesi.
Anni fa, la Commissione Europea aveva proposto di abolire il cambio dell’ora, ma il dibattito non ha portato a una decisione unitaria. Oggi, ogni paese può scegliere se mantenere il doppio passaggio o adottare un unico orario per tutto l’anno. Alcune nazioni, come Islanda, Groenlandia, Brasile, Turchia, Egitto e Namibia, hanno già eliminato il cambio dell’ora da tempo.
L’Italia non ha alcune intenzione di farlo e si procederà ancora con il doppio passaggio.
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