È ufficiale: la Campania torna in zona arancione insieme ad altre sette Regioni. Non si può uscire dal Comune, serrate per bar e ristoranti.
La Campania torna in zona arancione. Dopo l’ipotesi paventata dal governatore della Regione Vincenzo De Luca, è arrivata l’ufficialità con la firma dell’ordinanza del Ministero della Salute. Il cambio di colore è effettivo da domenica 21 febbraio.
Sulla base dei dati elaborati dalla cabina di Regia, il Governo ha sancito la nuova tripartizione del Paese con un passaggio in zona arancione anche per Emilia Romagna e Molise. Adesso sono 8 le Regioni italiane nella fascia di allerta media.
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Campania in zona arancione: arriva l’ufficialità
La Campania è tornata in zona arancione. Questo significa che non sarà possibile uscire dal proprio Comune se non per motivi di salute, lavoro e necessità, e che chiudono bar e ristoranti. Torna la didattica a distanza per le scuole superiori.
Rimane la possibilità di spostarsi liberamente all’interno del Comune in cui si abita, sempre in rispetto del coprifuoco notturno, e di fare una visita al giorno a casa di parenti o amici (sempre all’interno dello stesso Comune) per due persone più minori di 14 anni e persone conviventi non autosufficienti.
Sono consentiti gli spostamenti fuori dai Comuni fino a 5.000 abitanti, entro i 30km e non verso i capoluoghi di Provincia.
Il passaggio era stato anticipato nella mattinata di venerdì dal presidente De Luca: “È molto probabile che torneremo in zona arancione, credo che abbiate visto anche voi le immagini di questi fine settimana”, aveva detto alla stampa.
La situazione in Campania
Nell’ultima settimana l’indice rt è tornato a salire in tutta Italia, secondo il report Iss-Ministero, l’indice di contagiosità è stato pari a 0,99 (range 0,95- 1,07). Nell’ultima settimana di monitoraggio si osserva in Italia “un peggioramento nel livello generale del rischio”, così come in Campania.
Nello specifico, in Campania è stata riscontrata un’incidenza di 159,8 per 100.000 abitanti, con un Rt 1,08.
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