Capital gain: la guida per le operazioni in valuta estera

Claudia Cervi

13 Giugno 2022 - 14:16

Capital gain: come si calcola la plusvalenza per le operazioni in valuta estera? La guida per la corretta determinazione dell’imposta sostitutiva da inserire nella dichiarazione dei redditi.

Capital gain: la guida per le operazioni in valuta estera

Il capital gain si calcola come differenza tra il prezzo di vendita e il prezzo di acquisto di un determinato strumento finanziario. Questa è la regola generale. Tuttavia quando le operazioni sono concluse in valuta estera occorre valorizzare correttamente la plusvalenza ai fini della dichiarazione dei redditi.

Capital gain: come si calcola

In Italia dal 1° luglio 2014 l’aliquota sostitutiva sul capital gain è pari al 26% (ex. Decreto legge n. 66/2014). Nel caso di un contribuente che nel corso del 2021 ha realizzato una plusvalenza di 1.000 euro, l’imposta sostitutiva da indicare nel quadro RT del modello redditi PF è pari a 260 euro.

Nella determinazione della plusvalenza occorre tuttavia fare attenzione agli strumenti finanziari denominati in valuta estera.

In questo caso si deve convertire in euro sia il valore del bene alla cessione sia il suo costo di acquisto. Non basta convertire in euro il valore finale ottenuto dalla differenza tra il valore finale di vendita e di acquisto.

Capital gain per operazioni in valuta estera

La plusvalenza sulla quale calcolare l’imposta sostitutiva del 26% può dunque variare sensibilmente in funzione della fluttuazione del cambio con l’euro.

Facciamo un esempio.
Alla data del 24 febbraio 2021, il contribuente acquista 10 azioni Apple (AAPL) al prezzo di 125 dollari per un controvalore di 1.250 dollari.
Alla data del 22 novembre 2021,
le 10 azioni Apple vengono vendute al prezzo di 165 dollari, generando un capital gain (differenza tra il valore di cessione e il costo di acquisto) pari a 40 dollari per azione.

Per calcolare correttamente la plusvalenza, occorre determinare il valore di costo in euro nei due momenti di acquisto e vendita. Per farlo si applica il tasso di cambio alla data del 24 febbraio 2021 sul valore di acquisto in dollari ottenendo un valore pari a 102,82 euro (125 dollari x 0,82253).
Analogamente si converte in euro il valore di Apple alla data di cessione (22 novembre 2021), ottenendo un valore di vendita pari a 146,24 euro (165 x 0,88629).

Se avessimo convertito in euro il differenziale tra valore di cessione e valore di acquisto in dollari, pari a 40 dollari, al tasso di cambio del 22 novembre, la base imponibile per il calcolo dell’imposta sarebbe 35,45 euro per azione.

Il calcolo corretto della plusvalenza è dato invece dalla differenza tra 146,24 euro (valore alla cessione in euro) e 102,82 euro (costo di acquisto in euro), pari a 43,42 euro per azione.

La differenza è sostanziale ai fini fiscali perché a fronte di un incremento di valore dell’azione Apple del 32% (sul valore denominato in dollari), l’effetto della variazione dei tassi di cambio incrementa la plusvalenza portandola al 42,2%.

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Capital gain nell’esercizio del diritto di opzione

Nel caso di azioni acquisite a seguito dell’esercizio di diritto di opzione (stock unit), l’Agenzia delle Entrate ha chiarito con la risposta a interpello n.344 dell’11 settembre 2020 che:

  • il valore di acquisto si valorizza ai cambi vigenti nel giorno in cui l’opzione è stata esercitata;
  • il valore di cessione si determina applicando il cambio del giorno in cui è avvenuta la vendita.

In modo simile, il capital gain relativo a titoli obbligazionari rientranti nella disciplina dell’art 67 comma 1 lett. c-ter Tuir, la plusvalenza o minusvalenza è determinata scomputando i redditi da capitale maturati ma non riscossi, valorizzando il valore di vendita e il valore di acquisto ai rispettivi tassi di cambio.

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