Mancano solo gli ultimi dettagli per la formalizzazione dell’offerta congiunta di targata CCB-FITD.
Tutto pronto, o quasi, per l’offerta congiunta per Carige da parte della Cassa Centrale, ottavo gruppo bancario nazionale con 84 banche di credito cooperativo aderenti, e il FITD, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.
Dopo le soluzioni all’insegna della “neutralità di capitale” circolate negli ultimi giorni (Carige, ecco la soluzione privata: è sfida tra queste due banche), è tutto pronto per l’offerta preliminare congiunta CCB-FITD che, secondo quanto riportato da MF-Milano Finanza, potrebbe essere discussa nel corso del Consiglio di amministrazione dello Schema Volontario previsto per lunedì 15 luglio.
Carige: quota CCB destinata a crescere in futuro
Fallite le trattative con i numerosi fondi interessati al dossier-Carige, e ritenute non praticabili le strade gradite ad UniCredit e BPER (che ricalcavano quanto fatto da Intesa Sanpaolo con Popolare di Vicenza e Veneto Banca), la proposta congiunta potrebbe essere quella giusta.
Secondo quanto riportato da MF-Milano Finanza, il gruppo delle Bcc trentine guidato da Giorgio Fracalossi in un primo momento dovrebbe acquisire, tramite aumento di capitale, una quota di minoranza che, sarebbe destinata progressivamente a crescere.
Carige: mezzo miliardo in arrivo dal FITD
All’aumento di capitale parteciperà anche la famiglia Malacalza ed altri soci anche se la parte del leone sarà appannaggio del Fondo Interbancario, attivo sia tramite lo Schema Volontario e sia tramite il braccio obbligatorio.
Nel primo caso è prevista la conversione del bond da 312 milioni, nel secondo dovrebbero arrivare risorse fresche per altri 200 milioni.
Contributi dovrebbero arrivare anche dal Mediocredito Centrale e dal Credito Sportivo, chiamate a sottoscrivere un bond subordinato.
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