Il Grande Reset in tavola: Ue verso il via libera alla carne sintetica

Enrica Perucchietti

13/02/2023

Dopo gli insetti, l’Ue si prepara a dire sì a questo tipo di prodotto. Il mercato mondiale della carne in vitro ha già registrato investimenti pari a 1,3 miliardi. È questo il cibo del futuro?

Il Grande Reset in tavola: Ue verso il via libera alla carne sintetica

«Ok al cibo prodotto in laboratorio, basta che rispetti i nostri standard nutrizionali». Il discorso del portavoce della Commissione Ue Stefan De Keersmaecker alla IX Conferenza economica di Cia-Agricoltori Italiani, tenutasi presso il palazzo dei Congressi a Roma, lascia intendere che nei prossimi mesi la richiesta di commercializzare, dopo gli insetti, altri “novel food”, potrebbe arrivare sul tavolo della Commissione europea.

Continua così l’attacco alle tradizioni e alle eccellenze enogastronomiche del nostro Paese. Possiamo ben dire che il Grande Reset passa anche dalla tavola: dopo il beneplacito alle etichette irlandesi sul vino e lo sdoganamento da parte della Commissione Ue per la farina di grillo, ora tocca alla carne sintetica. Sebbene si stiano aprendo le porte a cibi sintetici o ad alimenti sconosciuti alla nostra cultura e dieta mediterranea - di cui non conosciuamo neppure l’impatto sulla nostra salute - trincerandosi dietro alla sostenibilità ambientale e alle politiche green, tali scelte potrebbero influire negativamente sul settore alimentare.

Da una parte, infatti, si registra l’aumento dei prodotti a base di insetti che in Europa toccherà, entro il 2030, 260 mila tonnellate per oltre 390 milioni di consumatori, dall’altra il mercato mondiale della carne in vitro che ha già registrato investimenti da capogiro, pari a 1,3 miliardi . Lo certificano i dati del report Nomisma per la IX Conferenza economica di Cia-Agricoltori Italiani. Secondo Nomisma, nel giro di poco tempo, si registrerà un maggior impiego di insetti come ingredienti nei prodotti alimentari, con una produzione Ue in crescita di 180 volte a partire dal 2019 fino al 2025, passando da 500 a 90 mila tonnellate per arrivare a 260 mila nel 2030. Previsto, da qui ai prossimi tre anni, un calo produttivo degli insetti interi di quasi il 15%, mentre saliranno in media anche del 5% le vendite di pane, sostituti della carne e nutraceutici, a base di polvere di insetti. [...]

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