Cartelle, nella nuova rottamazione c’è spazio per le criptovalute: le ultime novità

Rosaria Imparato

16 Novembre 2022 - 10:14

Si studia la rottamazione delle cartelle comprendendo anche le criptovalute e provando a far rientrare redditi dall’estero: le ultime novità sulla pace fiscale.

Cartelle, nella nuova rottamazione c’è spazio per le criptovalute: le ultime novità

Si aggiungono dettagli alla struttura della pace (o tregua) fiscale allo studio del governo. All’interno del perimetro del condono dovrebbe esserci spazio per una voluntary disclosure con lo stesso schema della collaborazione volontaria del 2015-2017, ma con un’aggiunta: le criptovalute.

Continua poi la discussione sulle modalità di riscossione. La nuova pace fiscale dovrebbe essere a tre vie, in base all’importo dovuto: cancellazione della cartella, sconto sulle cifre dovute oppure pagamento a rate. Novità, infine, anche sulle sanzioni, scontate anch’esse.

Cartelle, nella nuova rottamazione c’è spazio per le criptovalute: le ultime novità

Nei confini del nuovo condono c’è spazio per una nuova edizione della voluntary disclosure. Due gli obiettivi: far rientrare dall’estero o far emergere importi non dichiarati e recuperare risorse da usare per coprire altre esigenze. Secondo le anticipazioni del Sole24Ore del 16 novembre, si dovrebbe seguire lo schema di fondo della collaborazione volontaria del 2015-2017. Con un’importante novità: l’estensione dell’ambito applicativo anche alle criptovalute.

Finora però, vista la mancanza di una norma tributaria specifica, gli operatori hanno molte incertezze. Tra le questioni da definire c’è quella del valore «sanabile», proprio per la caratteristica alta volatilità che contraddistingue le monete digitali.

Rottamazione delle cartelle a tre vie in base all’importo del debito

Per quanto riguarda le modalità di riscossione, il governo sta basando la pace fiscale su tre vie, in base all’importo del debito contratto. Per le cartelle fino a mille euro si studia la cancellazione totale delle pendenze, anche perché il costo della riscossione spesso supera l’importo effettivo del debito. Lo stralcio delle cartelle interesserebbe i carichi affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione fino al 2015.

Per le cartelle con importi tra mille e 3mila euro la strada sarebbe quella dello sconto del 50%, con la possibilità di diluire i pagamenti in cinque anni.

Per gli importi superiori a 3mila euro verrebbe attuato un meccanismo simile alle ultime rottamazioni, cioè bisogna saldare il debito per intero, ma con una riduzione importante della sanzione applicata (si parla di un’aliquota del 5%). Rimarrebbe, inoltre, la possibilità di dilazionare i pagamenti in 5 anni.

Pace fiscale, sconti anche sulle sanzioni

Una revisione del sistema sanzionatorio è fondamentale secondo il viceministro Mef Maurizio Leo, che dalla presidente del Consiglio Meloni ha ricevuto la delega piena al fisco. Questa revisione, però, non si può fare subito: bisogna lavorare a una vera e propria riforma fiscale, con una «delega fatta bene» e poi i decreti legislativi, ha dichiarato Leo a Quarta Repubblica il 14 novembre su rete quattro.

L’imposta va pagata per intero, continua Leo, ma se la sanzione viene ridotta al 5% (quindi, viene applicato uno sconto notevole) e insieme viene data una dilazione lunga, si fa in modo di far pagare il contribuente non in una sola volta ma in un certo lasso temporale. «Abbiamo pensato cinque anni, ora dobbiamo fasare bene questo lasso temporale con la Ragioneria dello Stato». L’obiettivo è quello di mettere il contribuente in condizione di poter pagare.

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