Casa Bianca blocca testimonianza di Fauci su coronavirus

Marco Ciotola

02/05/2020

La Casa Bianca non permette ad Anthony Fauci di testimoniare in un’udienza alla Camera sulla gestione dell’emergenza coronavirus negli Stati Uniti

Casa Bianca blocca testimonianza di Fauci su coronavirus

La Casa Bianca ha bloccato la testimonianza del capo della commissione per la lotta al coronavirus USA, Anthony Fauci. L’immunologo avrebbe dovuto riferire alla Camera la prossima settimana in merito a diversi dettagli circa la gestione dell’emergenza sanitaria.

A chiamarlo in causa era stato il Comitato per gli stanziamenti a lavoro, salute e servizi umani; la richiesta mirava a far sì che Fauci, una delle voci più affidabili sul virus, comparisse in un’audizione prevista per mercoledì prossimo e incentrata sulla gestione governativa della pandemia.

Ma poche ore fa la doccia gelata: un funzionario dell’esecutivo Trump ha comunicato che la Casa Bianca non consente ad Anthony Fauci di testimoniare.

Il portavoce Judd Deere ha confermato la circostanza, spiegando che “è controproducente chiamare a testimoniare soggetti coinvolti nella gestione dell’emergenza in un momento simile”, mentre l’amministrazione cerca di combattere la pandemia che ha ucciso più di 60.000 americani.

USA: Casa Bianca blocca Fauci dal testimoniare a udienza su coronavirus

Secondo quanto evidenziato dal portavoce della Casa Bianca Judd Deere non si tratta in alcun modo di una censura, e l’esecutivo resta pronto a “garantire la testimonianza al momento opportuno”.

Fauci, da molti considerato il maggior esperto di immunologia al mondo, è un funzionario governativo ormai da decenni, e ha rappresentato una presenza costante e cruciale durante la crisi.

Per contro, Trump non ha mai mostrato particolare entusiasmo circa il lavoro di Fauci, arrivando persino a ritwittare un utente che coniava l’hashtag«#FireFauci», dopo che quest’ultimo aveva dichiarato che gli Stati Uniti “avrebbero potuto salvare più vite” se le mosse per contenere il virus fossero state più rapide.

In seguito, Fauci ha definito - in una conferenza stampa con lo stesso tycoon - quelle dichiarazioni come dettate da una “scelta sbagliata delle parole”.

Tuttavia, stando a un recente sondaggio targato CNBC, l’immunologo statunitense resta una delle voci più affidabili sulla pandemia in corso, e i più sarebbero pronti ad affidarsi totalmente alle sue decisioni di gestione della fase di convivenza con il virus.

In sei stati - Arizona, Florida, Michigan, Carolina del Nord, Pennsylvania e Wisconsin - il 76% degli intervistati ha dichiarato di fidarsi di Fauci per la gestione delle riaperture, contro il 24% che si è espressa contro l’esperto.

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