Direttivo Cassazione: Margherita Cassano è la prima donna a guidare la Corte

Antonella Ciaccia

01/03/2023

La Corte di Cassazione ha un nuovo presidente ed è donna. Chi è Margherita Cassano, in magistratura dal 1980, proposta all’unanimità dalla Commissione per gli incarichi direttivi del Csm.

Direttivo Cassazione: Margherita Cassano è la prima donna a guidare la Corte

Per la prima volta il Consiglio Superiore della Magistratura ha nominato una donna come presidente: si tratta di Margherita Cassano, in passato presidente della Corte d’appello di Firenze e attualmente «vice» del presidente uscente Pietro Curzio. In passato è stata consigliera togata del Csm, eletta con il gruppo di Magistratura Indipendente.

La nomina è stata votata lo scorso martedì 14 febbraio 2023 ed è stata confermata oggi mercoledì 1° marzo 2023, grazie ad una seconda votazione alla quale ha presenziato anche il presidente Mattarella che per primo si è congratulato con la nuova Presidente.

Approfondiamo di seguito chi è Margherita Cassano, giudice donna che con la sua nomina ha apportato una significativa innovazione dopo l’elezione nel 2019 a presidente della Corte costituzionale di Marta Cartabia.

Chi è Margherita Cassano, il nuovo presidente della Corte di Cassazione

Il magistrato ha 67 anni, Fiorentina di origine Lucana, nella carriera aveva già raggiunto un altro record: è stata anche la prima donna nella storia nel nostro Paese ad assumere la carica di presidente aggiunto. Entrata in magistratura nel 1980, nel corso del tempo è stata anche Sostituto procuratore della Procura di Firenze, prima componente della Direzione distrettuale antimafia nella stessa città e presidente della Corte d’Appello.

Prima di diventare presidente aggiunta alla Corte di Cassazione nel 2020, era stata consigliera, magistrato di appello, vicedirettrice del Ced, il Centro elettronico di documentazione, struttura che si occupa della gestione informatica dei processi e degli archivi della Corte e componente delle Sezioni unite penali.

Primi anni da pubblico ministero e la sentenza di condanna a Dell’Utri

Dal 1981 al 1998 è stata pubblico ministero a Firenze, dove ha seguito inchieste su associazioni di stampo mafioso e traffico internazionale di stupefacenti. Dal 1998 e per quattro anni è stata togata di Magistratura Indipendente al Csm.

Dal gennaio 2016 ha presieduto la Corte d’appello di Firenze dove è rimasta fino al luglio 2020, quando è arrivata la nomina di presidente aggiunto della Cassazione.

Allieva di Pier Luigi Vigna, ex procuratore nazionale Antimafia fino al 2015, Margherita Cassano ha ricoperto anche il ruolo di presidenza della Prima sezione penale della Cassazione, che si occupa di omicidi e violenze gravi, ed è stata consigliere al Csm e alla direzione distrettuale Antimafia.

Ha fatto parte, oltre che delle Sezioni Unite, della prima sezione penale, dove è stata relatrice della sentenza di condanna definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa dell’ex senatore Marcello Dell’Utri.

La proposta della nomina di Margherita Cassano è stata avanzata dal togato indipendente Andrea Mirenda. I concorrenti erano due: oltre alla nomina di Cassano, la domanda era stata presentata anche dal presidente di sezione in Cassazione, Giorgio Fidelbo. I candidati sono stati ascoltati durante una lunga audizione; dopodiché la Commissione si è espressa votando a sua fovore.

Le congratulazioni del Presidente Mattarella e delle istituzioni

Pioggia di congratulazioni dal mondo politico e istituzionale: per primo il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che, parlando al plenum del Csm ha detto: «Sappiamo tutti che si tratta della prima donna, e se questo aspetto non ha influito sulla nomina, voglio ricordare che 5 giorni fa sono stati ricordati i 60 dalla legge che ha immesso le donne in magistratura ed è quindi un’occasione importante».

Inoltre, dopo aver evidenziato «l’eccezionale profilo professionale di Margherita Cassano», il capo dello Stato ha aggiunto che la nuova presidente della Cassazione ha mostrato doti e attitudine di elevato livello che trovano ulteriore fondamento nelle sue attività di studio e ricerca.

Anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha voluto dare un messaggio di auguri per congratularsi per la nomina, sottolineando come questo incarico sia «il traguardo di un percorso iniziato 60 anni fa, con l’ingresso delle prime donne in magistratura e rappresenta un ulteriore fondamentale passo in avanti verso l’effettiva parità di genere».

Infine anche l’Anm, Associazione Nazionale Magistrati, ha diffuso tramite una nota le sue felicitazioni, evidenziando che come la Cassano sarà, per l’intera Magistratura e per la democrazia del nostro Paese, una guida sicura ed autorevole, nel solco del lavoro fatto dall’uscente Piero Curzio, e che saprà adoperarsi al meglio per una giurisdizione di qualità al servizio dei cittadini e a garanzia dei loro diritti.

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