Cedola incondizionata su Enel, UniCredit e Stellantis: vantaggi e funzionamento del certificato

Claudia Cervi

21 Febbraio 2023 - 08:15

Fino a luglio, la cedola incondizionata su basket di azioni Enel, UniCredit e Stellantis offre diversi vantaggi per gli investitori. Scopri quali e come investire con i Certificates di Banca Akros.

Cedola incondizionata su Enel, UniCredit e Stellantis: vantaggi e funzionamento del certificato

A Milano scattano le vendite su Unicredit, dopo il rally che ha permesso al titolo di Piazza Affari di realizzare una performance del 44% da inizio anno. Lunedì il titolo di UniCredit ha perso il 2,85%, influenzato dall’aumento dello spread Btp/Bund a 185 punti base. Anche Enel è stata colpita dall’aumento dello spread. In verde invece Stellantis che però ha raggiunto un livello di resistenza chiave a 16,25 euro. Nell’ipotesi di un rallentamento del trend rialzista, i certificates Equity Premium possono offrire un’opzione di investimento redditizia e senza direzionalità.

Banca Akros, in particolare, propone un certificato per investire sul paniere di titoli di Piazza Affari composto da Enel, Unicredit e Stellantis. Vediamo nel dettaglio i vantaggi e il funzionamento.

Le caratteristiche del certificato Equity Premium Autocallable su basket Worst Of

L’esposizione su questi titoli del Ftse Mib si può ottenere tramite il Certificato Equity Premium Autocallable su basket «Worst Of».

Questo strumento finanziario, che presenta codice Isin IT0005532046, fa parte di una serie emessa il 9 febbraio 2022, ma ancora oggi molto interessante.

Questo Certificato di investimento consente di ottenere premi mensili incondizionati pari a 1 euro almeno fino alla prima data di valutazione di rimborso anticipato, fissata il 31 luglio 2023.

Con i valori iniziali delle azioni Enel, Stellantis e Unicredit fissati rispettivamente a 5,379 euro, 15,08 euro e 18,302 euro , i livelli barriera sono fissati al 50%:

  • 2,6895 euro per Enel;
  • 7,54 euro per Stellantis;
  • 9,151 euro per Unicredit.

Come funziona la cedola incondizionata del certificato

Il certificato scade il 7 agosto 2024 ed è accompagnato da 12 finestre mensili di possibile esercizio anticipato: a partire dal 31 luglio 2023 si attiverà infatti un’opzione di rimborso automatico in virtù della quale l’investimento sarà liquidato anticipatamente se in una delle date di valutazione previste l’azione con performance peggiore del basket farà segnare una performance non negativa, cioè chiuderà a un livello almeno pari al 100% al suo valore iniziale. Se in una di queste occasioni tale condizione risulterà verificata, il certificato si estinguerà anticipatamente e sarà rimborsato al suo prezzo di emissione (100 euro).

Sempre con cadenza mensile, a partire dal 7 marzo 2023, il certificato pagherà inoltre un premio mensile incondizionato del valore unitario di 1 euro che sarà corrisposto indipendentemente dallo scenario di mercato, quindi anche in presenza di un forte ribasso del sottostante.

Cosa succede a scadenza con questo Certificate

A scadenza, se il certificato non è scaduto anticipatamente, possono verificarsi due situazioni:
se il peggiore dei sottostanti ha un valore superiore o uguale al «Livello Barriera» il valore nominale è interamente rimborsato;
se il peggiore dei sottostanti ha un valore inferiore al «Livello Barriera» l’investimento comporta una perdita equivalente a quella del peggiore dei sottostanti.

Andamento di Enel, Stellantis e Unicredit

Enel oscilla attorno a 5,38 euro, nei dintorni dello strike del certificato (5,379 euro) e a ridosso delle medie mobili esponenziali a 50 e 200 giorni che transitano da questi livelli. Se i prezzi dovessero scendere sotto 5,26 la flessione potrebbe raggiungere il supporto successivo a 4,91-4,94. Nuovi spunti rialzisti giungerebbero invece oltre 5,525 euro.

Stellantis si è lasciata alle spalle gli ostacoli orizzontali a 14,80 e 15,50 euro, raggiungendo a 16,25 euro il 61,8% di ritracciamento del ribasso partito un anno fa. Conferme oltre questo limite permetterebbero di raggiungere target a 17,50 e 18,30 euro. L’arrivo sui livelli attuali e l’ipercomprato presente sui principali oscillatori grafici potrebbero però favorire prese di beneficio verso 15,50 e 15 euro, in direzione cioè del valore iniziale del titolo nel certificato (15,08 euro).

Unicredit ha disegnato sul grafico a candele giornaliere un «bearish engulfing» che spesso compare nei momenti di inversione del mercato. Dopo aver realizzato una performance del 44% da inizio anno, la pausa appare del tutto fisiologica e permetterebbe alle quotazioni di muoversi su una tendenza rialzista più sostenibile nel lungo termine. Discese verso 18,30 non comprometterebbero quanto di buono realizzato negli ultimi mesi. Sotto questo riferimento rischio di affondo in area 17, lato alto del gap del 31 gennaio.

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