I partiti del centrodestra potrebbero andare a governare senza il voto. Come? In caso di crisi del Governo giallo-rosso, Berlusconi, Salvini, Meloni potrebbero avere una maggioranza grazie a Renzi e al Movimento 5 Stelle.
Il centrodestra potrebbe tornare a governare il Paese senza andare alle elezioni. Questa è una delle ipotesi che circola in questi giorni di analisi di post-voto per le regionali, soprattutto negli ambienti dell’opposizione all’attuale esecutivo.
Se è vero, infatti, che le urne in Emilia Romagna e in Calabria hanno ridimensionato i piani di Salvini (e di tutta la coalizione di centrodestra) di mettere in crisi il Governo, l’esecutivo giallo-rosso ha ancora le sue debolezze.
Non è così remota, quindi, l’idea che la maggioranza PD-5Stelle possa crollare prima della fine della legislature prevista per il 2023. In questo scenario, Salvini, Berlusconi, Meloni sarebbero già pronti a guidare il Governo del Paese.
Come? Con una maggioranza di centrodestra rafforzata da delusi pentastellati e, addirittura, da Italia Viva di Renzi.
Centrodestra al Governo senza elezioni: il ruolo di Renzi
La fragilità dei governi italiani è nota, soprattutto negli ultimi anni. Per questo, dopo lo scossone dato dalle elezioni regionali al dibattito politico nazionale, l’attrazione verso un ennesimo ribaltone cresce.
Soprattutto tra i partiti del centrodestra, che insistono sulla persistente fragilità dell’esecutivo, per niente rafforzato - nella loro analisi - dalla vittoria di Bonaccini in Emilia Romagna. A disegnare un possibile scenario di cambio governo senza elezioni è Brunetta, convinto che la maggioranza non reggerà ancora a lungo.
Il suo piano chiama in causa Matteo Renzi, esponente dell’attuale Governo Conte-bis con il suo partito Italia Viva, ma spesso in contrasto con le decisioni della maggioranza.
Secondo il deputato forzista, infatti, l’ex Presidente del Consiglio è molto vicino ideologicamente e politicamente al centro moderato di stampo berlusconiano.
Sulla riforma della prescrizione, per esempio, Renzi si è già schierato con la proposta di legge di Forza Italia. Proprio la giustizia, a detta di Brunetta, potrebbe essere il primo banco di prova della nuova maggioranza di centrodestra al Governo.
Un’ipotesi fattibile, dunque, considerando che, come ci tiene a precisare l’esponente forzista:
“A livello programmatico con Italia Viva c’è quasi perfetta coincidenza, in economia, in politica estera e in molto altro.”
Basterebbe un patto programmatico tra le forze di destra e di centro per portare l’attuale opposizione (con il rinforzo di Renzi) alla guida del Paese. Senza scomodare il voto, ma per finire la legislatura fino al 2023.
Berlusconi chiama i grillini delusi
Il leader di Forza Italia - galvanizzato dalla vittoria di Jole Santelli in Calabria - è ancora più convinto che il Governo andrà avanti, ma con una maggioranza nuova. Troppe, infatti, le tensioni interne ai pentastellati, sia sul riassetto del movimento, sia sulle decisioni di governo.
Nel mirino del cavaliere c’è proprio la disfatta dei grillini, che sta facendo uscire allo scoperto molti pentastellati delusi. L’idea di Berlusconi è di accogliere i deputati M5S in cerca di una nuova collocazione partitica e di avvicinare i gruppi misti che si potrebbero creare, con l’obiettivo di lanciare una nuova maggioranza di centrodestra.
D’altronde, anche Matteo Salvini, appena un mese fa, aveva lasciato intendere che i pentastellati in crisi, se in linea con la visione leghista, potevano essere accolti.
La politica italiana, quindi, è in grande fermento. In vista delle prossime elezioni regionali previste in primavera, gli equilibri maggioranza potrebbero ancora essere scossi. Il centrodestra, nel caso, sarà pronto a governare?
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