Nonostante non manchino le sfide, il comparto Energy & Utilities rappresenta uno dei più promettenti per gli investitori. Vediamo perché.
Da sempre sinonimo di stabilità, il settore delle utilities non solo potrebbe essere uno dei pochi a non essere minacciato da rischi strutturali di rilievo ma sembrerebbe addirittura in grado di trarre beneficio dall’evoluzione secolare.
Poco soggetto all’andamento delle fluttuazioni del ciclo economico, quello delle utilities è un comparto destinato a beneficiare dei cambiamenti a cui abbiamo assistito negli ultimi anni come l’impetuoso incremento della popolazione e della conseguente domanda di energia, l’arrivo di nuove fonti di approvvigionamento e l’avanzata impetuosa delle fonti rinnovabili.
Energy & Utilities: il contesto attuale
Dopo un 2019 di decisa crescita ed un 2020 che, per forza di cose, si è trovato a fare i conti con la pandemia, il 2021 dovrebbe essere l’anno in cui assisteremo ad un progressivo ritorno alla normalità destinato a consolidarsi l’anno prossimo.
Per il settore delle aziende energetiche e di pubblica utilità l’emergenza sanitaria ha rappresentato un acceleratore di tendenze già in atto: il comparto non si è lasciato scappare l’opportunità di accentuare il processo di digitalizzazione e il progressivo passaggio al settore delle rinnovabili.
Cosa ci aspetta?
Alla luce di un contesto in continuo cambiamento, lo scenario che le aziende Energy & Utilities si troveranno a fronteggiare nei prossimi anni sarà per forza di cose profondamente differente rispetto a quello a cui siamo abituati a pensare.
A lungo considerato a sé stante, oggi il settore dell’energia è sempre più interconnesso con gli altri: questo se da un lato offre importanti opportunità, dall’altro implica che, da altri settori, sono in arrivo nuovi potenziali incumbent (giusto per fare due nomi, Tesla nel settore elettrico, Amazon in quello delle rinnovabili).
Ma, come già rilevato, le opportunità derivanti sia da elementi di carattere strutturale (come appunto l’aumento della popolazione e dei consumi) e sia da fattori più legati all’evoluzione della domanda (come l’inevitabile avanzata della mobilità elettrica) fanno sì che le aziende facenti parte del settore Energy & Utilities possano guardare con fiducia ai prossimi anni.
Come investire su questo comparto?
A lungo percepito come un settore difensivo, in grado di fornire dividendi interessanti a fronte di una crescita degli utili modesta, il settore delle aziende Energy & Utilities sembrerebbe ben posizionato per beneficiare delle opportunità emerse negli ultimi anni e che emergeranno nel medio termine.
Per ottenere un’esposizione a questo comparto, gli investitori possono optare per il nuovo Maxi Cash Collect emesso da BNP Paribas con sottostanti tre colossi del calibro di EDF (Electicite de France), Enel e Repsol.
Il prodotto, che presenta codice ISIN NLBNPIT11LG4, permette di incassare un maxi premio del 15% alla fine del terzo mese di vita del Certificate (data di valutazione il 19 maggio 2021) e premi trimestrali dell’1% a partire dal sesto mese.
Sia il maxi premio iniziale che i premi trimestrali saranno corrisposti anche nel caso di andamento negativo delle azioni che compongono il paniere: la condizione da soddisfare per ricevere i premi è rappresentata dal fatto che l’azione con la performance peggiore all’interno del paniere sia pari o superiore al livello Barriera.
Per tutti e tre i titoli, il livello barriera è fissato al 60% del valore iniziale: nel caso di Electicite de France il livello barriera è a 5,8836 €, la barriera di Enel è a 4,5756 € e quella di Repsol a 6,516 €).
Nel caso in cui il premio trimestrale non venisse corrisposto, a disposizione dell’investitore c’è l’Effetto Memoria: tramite questo meccanismo i premi eventualmente non distribuiti potranno essere pagati se, in una delle successive date di osservazione, la condizione del pagamento sarà soddisfatta.
A partire dal sesto mese, questi Certificati prevedono il rimborso anticipato se, nelle date di osservazione mensili, il valore dell’azione con la performance peggiore risulterà pari o superiore al valore iniziale.
Il livello iniziale di Electicite de France è a 9,806 €, quello di Enel a 7,626 € e quello di Repsol a 10,86 €.
A scadenza, fissata per il 26 febbraio 2024, sono due gli scenari possibili per gli investitori:
- se il valore dei tre sottostanti risulterà pari o superiore al livello barriera, il Certificate rimborserà il valore nominale più il premio trimestrale e gli eventuali premi non pagati precedentemente (c.d. Effetto Memoria);
- se il valore di almeno una delle azioni sottostanti sarà inferiore al livello barriera, il Certificate pagherà un importo commisurato alla performance del titolo peggiore (con conseguente perdita sul capitale investito).
Questo prodotto è quotato sul mercato SeDeX di Borsa Italiana e negoziabile nei giorni di Borsa aperta dalle 9:05 alle 17:30. La liquidità è garantita dalla costante presenza del market maker.
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