Certificato con cedola su Intesa Sanpaolo, UniCredit e Generali: come funziona e quali vantaggi offre

Claudia Cervi

28 Febbraio 2023 - 08:10

Investire con i Certificates di Banca Akros e ricevere 5 cedole incondizionate sul basket di azioni Intesa Sanpaolo, UniCredit e Generali. Vediamo tutti i vantaggi e il funzionamento del certificato.

Certificato con cedola su Intesa Sanpaolo, UniCredit e Generali: come funziona e quali vantaggi offre

La borsa di Milano ha guadagnato terreno lunedì cercando di superare le preoccupazioni legate all’inflazione e alle ipotesi di stretta monetaria di Fed e Bce, che avevano causato un ribasso dei listini la scorsa settimana. Le banche sono protagoniste del rialzo, trainate da Unicredit che potrebbe aumentare lo stipendio del suo ad, Andrea Orcel, alla fine di marzo, e da Intesa Sanpaolo e altre banche, in verde grazie alle prospettive di nuovi rialzi dei tassi. Performance positive anche per il comparto assicurativo che dovrebbe garantire un ottimo rendimento da dividendi anche quest’anno.

Per molti investitori, tuttavia, è rischioso investire in azioni in una fase di prolungato rialzo. In queste situazioni, i certificates Equity Premium possono offrire un’opzione di investimento redditizia e senza direzionalità.

Banca Akros, in particolare, propone un certificato per investire sul paniere di titoli di Piazza Affari composto da Intesa Sanpaolo, UniCredit e Generali.

Le caratteristiche del certificato Equity Premium Autocallable su basket Worst Of

L’esposizione su questi titoli del Ftse Mib si può ottenere tramite il Certificato Equity Premium Autocallable su basket «Worst Of».

Questo strumento finanziario, che presenta codice Isin IT0005531915, fa parte di una serie emessa il 9 febbraio 2022, ma ancora oggi molto interessante.

Questo Certificato di investimento consente di ottenere premi mensili incondizionati pari allo 0,8% almeno fino alla prima data di valutazione di rimborso anticipato, fissata il 31 luglio 2023.

Con i valori iniziali delle azioni Intesa Sanpaolo, UniCredit e Generali fissati rispettivamente a 2,447 euro, 18,302 euro e 18,11 euro, i livelli barriera sono fissati al 50%:

  • 1,2235 euro per Intesa Sanpaolo;
  • 9,151 euro per Unicredit;
  • 9,055 euro per Generali.

Come funziona la cedola incondizionata del certificato

Il certificato scade il 7 agosto 2024 ed è accompagnato da 12 finestre mensili di possibile esercizio anticipato: a partire dal 31 luglio 2023 si attiverà infatti un’opzione di rimborso automatico in virtù della quale l’investimento sarà liquidato anticipatamente se in una delle date di valutazione previste l’azione con performance peggiore del basket farà segnare una performance non negativa, cioè chiuderà a un livello almeno pari al 100% al suo valore iniziale. Se in una di queste occasioni tale condizione risulterà verificata, il certificato si estinguerà anticipatamente e sarà rimborsato al suo prezzo di emissione (100 euro).

Sempre con cadenza mensile, a partire dal 7 marzo 2023, il certificato pagherà inoltre un premio mensile incondizionato del valore unitario di 0,80 euro che sarà corrisposto indipendentemente dallo scenario di mercato, quindi anche in presenza di un forte ribasso del sottostante.

Cosa succede a scadenza con questo Certificate

A scadenza, se il certificato non è scaduto anticipatamente, possono verificarsi due situazioni:

  • se il peggiore dei sottostanti ha un valore superiore o uguale al «Livello Barriera» il valore nominale è interamente rimborsato;
  • se il peggiore dei sottostanti ha un valore inferiore al «Livello Barriera» l’investimento comporta una perdita equivalente a quella del peggiore dei sottostanti.

Andamento di Intesa Sanpaolo, UniCredit e Generali

Intesa Sanpaolo sta per terminare il secondo mese consecutivo al rialzo, con una performance positiva del 21% circa da inizio anno. I prezzi hanno quasi ricoperto il gap lasciato aperto un anno fa a 2,60 circa dimostrando di possedere le energie necessarie per riavvicinarsi ai top di inizio 2022 a 2,85 euro. Nel caso di discse sotto 2,46 euro le quotazioni potrebbero scivolare fino a 2,35 euro per intercettare un valido supporto definito dalla media mobile esponenziale a 50 sedute e dalla base del canale che sale dai minimi di ottobre.

UniCredit ha messo a segno una performance superiore al 44% da inizio anno, beneficiando delle prospettive di nuovi rialzi dei tassi. Il titolo si è lasciato alle spalle anche i massimi del 2022 a 15,93 euro, risalendo la china in direzione di livelli che non vengono toccati dal 2016 a 20,70 euro circa. I messaggi convincenti provenienti dal management della banca lasciano pensare ad una generosa distribuzione agli azionisti sotto forma di dividendi. Non è un caso se il titolo continua a ricevere raccomandazioni «buy» con target interessanti (a 24,5 euro secondo Jeffries, a 27 euro per Goldman Sachs, a 23,50 euro per Equita Sim). Sul fronte dei supporti il livello da monitorare è area 17: sotto questo riferimento, le quotazioni potrebbero scendere fino a 15,90-16 euro.

In attesa del cda per l’approvazione del bilancio 2022, previsto per il 13 marzo 2023, Generali dovrebbe proporre un dividendo 2023 (relativo all’esercizio 2022) pari 1,13 euro per azione. Graficamente il titolo è alle prese con una resistenza tenace a 18,40 circa, quota pari al 61,8% di ritracciamento del ribasso partito ad aprile 2022. Conferme oltre questo riferimento sposterebbero i target a 19,10-19,25 almeno. Sotto 17,90 euro, invece, i prezzi potrebbero capitolare verso il primo supporto a 17,40 , poi in area 17.

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