Il CEO che si mette in gioco stasera in TV è Alberto Zampino: l’amministratore delegato del Pastificio Gentile conoscerà meglio il lavoro dei suoi dipendenti.
Stasera, alle 21:20 su Rai 2, va in onda la terza puntata dell’ultima stagione di “Boss in Incognito”, il popolare docu-reality che permette ai capi aziendali di vivere per una settimana la vita dei propri dipendenti, chiaramente in incognito. La puntata vedrà come protagonista Alberto Zampino, amministratore delegato del Pastificio Gentile, uno dei marchi storici di pasta artigianale italiana con sede a Gragnano, in provincia di Napoli. Ecco un’occasione per conoscere non solo il volto di una famosa azienda, ma anche il lavoro artigianale che si cela dietro ogni confezione di pasta.
Il format di Boss in Incognito: un ponte tra due mondi
Boss in Incognito è giunto ormai alla decima edizione: condotto da Max Giusti, continua a riscuotere successo. Il format permette ai dirigenti di immergersi nella realtà quotidiana dei dipendenti in quanto prevede che i capi vengano travestiti per non essere riconosciuti, permettendo loro di sperimentare in prima persona le sfide e le difficoltà affrontate dai lavoratori. Durante le riprese, ai dipendenti viene detto che stanno girando un programma chiamato “Cambio Lavoro”, per raccontare le storie di chi ha perso il proprio impiego e ha trovato una nuova collocazione. Solo alla fine della settimana di lavoro, quando le telecamere smettono di girare, i dipendenti scoprono la vera identità del “nuovo” collega.
Chi è Alberto Zampino: la storia del Pastificio Gentile
Alberto Zampino è il CEO di Pastificio Gentile, un’azienda simbolo della tradizione pastaia italiana che si rivendica di saper ancora mantenere il processo produttivo artigianale nell’epoca dell’industrializzazione alimentare generalizzata. Con sede a Gragnano, terra della pasta per eccellenza, il Pastificio Gentile conta circa 120 dipendenti e genera un fatturato annuo di 15 milioni di euro. La produzione annua si aggira attorno ai 4 milioni di confezioni di pasta, per le quali vengono impiegati circa 80.000 sacchi di semola di qualità. L’azienda, inoltre, esporta in tutto il mondo.
Questa sera, il pubblico vedrà Zampino alle prese con il suo lavoro in azienda, ma sotto una veste inedita. Camuffato, lavorerà fianco a fianco con i suoi dipendenti, osservando (e forse anche imparando) tecniche e mestieri che di solito non fanno parte del suo ruolo dirigenziale: si cimenterà nella confezione manuale dei formati di pasta con l’aiuto di Maria, scoprirà i segreti della produzione delle pappardelle con Virginia, apprenderà la stiratura manuale dei grissini da Rossana e lavorerà con Rita nella preparazione dei pomodori San Marzano pelati. Il programma, oltre a offrire momenti di simpatia e di sorpresa, ha un sottotesto interessante: permette ai dirigenti di conoscere più da vicino chi realmente rende possibile ogni giorno il successo della loro azienda.
Quanto guadagna Alberto Zampino?
Per quanto riguarda il guadagno di Alberto Zampino, CEO del Pastificio Gentile, si può immaginare che la sua retribuzione sia allineata a quella di altri dirigenti del settore alimentare italiano, ma il dato specifico non è stato reso pubblico. Comunque, considerando la portata e il successo internazionale del Pastificio Gentile, si può fare qualche stima basandosi sugli standard retributivi del settore e delle aziende italiane di questa fascia.
Un CEO di un’azienda con un fatturato annuo di circa 15 milioni di euro e una presenza internazionale, come il Pastificio Gentile, potrebbe percepire un compenso compreso tra i 150.000 e i 250.000 euro lordi all’anno. La stima si basa su una combinazione di salario base e bonus in relazione al mercato italiano. Tuttavia, è probabile che la retribuzione di Zampino includa anche vari incentivi legati alla crescita del marchio e al consolidamento dei mercati esteri, obiettivi strategici per un’azienda che comunica sulla qualità e sulla tradizione artigianale come tratti distintivi. La proiezione, ovviamente, non può tenere conto delle eventuali partecipazioni societarie o delle rendite derivanti dall’espansione del brand, aspetti sempre più rilevanti. In ogni caso, sarà interessante vedere come Zampino e i dipendenti del Pastificio Gentile reagiranno a questa esperienza di scambio e collaborazione.
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