Chi è il nuovo presidente dell’Eurogruppo, Paschal Donohoe?
Sono in molti in queste ore a chiedersi chi è il nuovo Presidente dell’Eurogruppo Paschal Donohoe.
Ieri sera infatti dal meeting tra i ministri delle finanze UE è arrivata la scelta del successore di Mario Centeno, che ha rassegnato le proprie dimissioni in Portogallo e così facendo ha escluso un secondo mandato europeo.
Contro ogni previsione, il ministro irlandese dell’economia Paschal Donohoe è stato scelto come nuova guida dell’Eurogruppo. Alla vigilia era data come favorita la spagnola Nadia Calvino.
Vediamo allora chi è il nuovo presidente dell’Eurogruppo e cosa ci si aspetta da lui.
Chi è Paschal Donohoe, nuovo presidente Eurogruppo
Nato nel 1974 a Phibsborough (Dublino), Donohoe ha studiato politica ed economia al Trinity College dove è stato notato dalla multinazionale Procter & Gamble, che lo ha portato a lavorare nel Regno Unito per ben sei anni.
La sua carriera politica è iniziata nel 2004 con l’elezione al consiglio cittadino di Dublino. Durante questa fase è stato presidente dei comitati area centrale e politica strategica ambientale oltre che membro del comitato di politica aziendale.
Nel 2013 è diventato Ministro di Stato per gli Affari europei e poi ancora nel 2014 Ministro di Trasporti, Turismo e Sport. Nel 2017 è stato finalmente nominato Ministro delle Finanze d’Irlanda, mentre nel 2018 ha festeggiato il primo surplus di bilancio dagli anni della crisi finanziaria.
Si è ripetutamente opposto alla Digital Services Tax proposta dalla Commissione UE prediligendo invece un approccio più globalizzato tramite il lavoro dell’OCSE, e ha difeso a spada tratta il regime fiscale del 12,5% riservato dall’Irlanda alle aziende.
Favorevole all’introduzione del primo green bond irlandese, il nuovo Presidente dell’Eurogruppo ha spesso tentato di aumentare le tasse al fine di consentire un aumento della spesa.
Donohoe a sorpresa su Calvino e Gramegna
Il mandato di Centeno scadrà ufficialmente domenica 12 luglio. Da lunedì 13 prenderà il via quello del nuovo Presidente dell’Eurogruppo, Paschal Donohoe, che sarà in carica per due anni e mezzo (rinnovabili).
Negli ultimi mesi, i tre candidati sono stati letteralmente passati al setaccio dall’intera zona euro, con l’obiettivo di comprendere le inclinazioni personali di ciascuno, in un momento in cui le divisioni interne al Vecchio Continente si fanno sentire sempre di più.
Alla vigilia, praticamente ogni previsione dava per certa la presidenza della spagnola Nadia Calvino, diventata Ministro delle Finanze di Spagna nel giugno del 2018 e Vicepresidente del Governo da gennaio scorso.
Nel 2006 è entrata in Commissione europea, dove è stata nominata vicedirettore generale della DG COMP, vicedirettore generale del DG MARK e anche vicedirettore generale della direzione Stabilità finanziaria, servizi finanziari e Unione dei mercati dei capitali.
Inizialmente favorevole agli eurobond, Calvino ha goduto sin da subito dell’appoggio di Paesi quali la sua Spagna, l’Italia, la Francia, la Germania e il Portogallo.
Altro candidato superato da Donohoe è Pierre Gramegna, lussemburghese che ha avviato la sua esperienza al Ministero delle Finanze nel lontano 1983, e negli anni seguenti è stato sia ambasciatore che console generale.
Nel 2003 è diventato direttore generale della camera di commercio lussemburghese, una poltrona che ha mantenuto fino al 2013, anno in cui è diventato Ministro del governo Bettel.
Gramegna ha svolto comunque altri incarichi di rilievo nella Banca Europea per gli Investimenti (BEI), nella Borsa di Lussemburgo e anche nella Banca Mondiale.
Il vertice di ieri, però, ha compiuto la sua scelta: il nuovo presidente dell’Eurogruppo è Paschal Donohoe.
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