Chi sono gli highlander della politica italiana? Ecco chi ha ricoperto il ruolo di deputato e senatore più volte.
Governo nuovo? Non proprio, in realtà, al netto della propaganda elettorale che voleva portare volti e nomi “nuovi” all’interno delle due Camere, il governo sarà composto di fatto da volti piuttosto noti. Alcuni dei nomi hanno ricoperto il ruolo di deputati e senatori più di una volta, tra cui la stessa Giorgia Meloni che è già stata, per esempio, ministra per la gioventù tra il 2008 e il 2011 e vicepresidente della Camera dei deputati tra il 2006 e il 2008.
Tra i volti di chi arriva alla camera in seguito alle elezioni del 25 settembre molti dei nomi non sono new entry, ma anzi la maggior parte avevano già occupato le poltrone in Parlamento in passato. Confermati per esempio Matteo Renzi e Matteo Salvini.
I nomi alla fin fine sono quasi sempre gli stessi, anche se ci sono alcuni esclusi di rilievo. Tra chi non ce l’ha fatta il senatore leghista Simone Pillon, Luigi Paragone, ma anche Vittorio Sgarbi, Emma Bonino e Monica Cirinnà. Ecco chi ha ricoperto il ruolo di deputato e senatore più volte nel corso degli ultimi governi della Repubblica e chi non rientrerà in Parlamento con il nuovo esecutivo.
Deputati e senatori in poltrona: chi è stato eletto più volte
C’è chi è veramente molto affezionato alla poltrona, sono coloro che vengono definiti gli “highlander” della scena politica italiana. L’uomo dei record è forse proprio Pier Ferdinando Casini, confermato anche nelle elezioni del 25 settembre 2022. Longevi Umberto Bossi e Roberto Calderoli, il primo uscente - anche se sembra che Matteo Salvini lo voglia proporre come senatore a vita - mentre il secondo potrebbe trovare posto all’interno e sulla poltrona del presidente del Senato.
Se Pier Ferdinando Casini è un vero survivor della politica italiana, con 10 legislature e quasi quarant’anni di carriera sulle spalle, non ha nulla da invidiargli neanche Maurizio Gasparri con molta esperienza e oltre trent’anni di presenza in Parlamento. Per Fratelli d’Italia è Ignazio La Russa che siederà per l’ennesima volta come senatore a Palazzo Madama.
Per la settima volta torna in Parlamento anche Silvio Berlusconi, che è stato eletto come presidente del Consiglio già nel 1994-1995, nella 14ª legislatura tra il 2001 e il 2005 e tra il 2005 e il 2006, infine nella 16ª legislatura tra il 2008 e il 2011. Silvio Berlusconi è uno dei politici con più ruoli da presidente del Consiglio, ben 4 volte, subito sotto Aldo Moro, Amintore Fanfani e Giulio Andreotti, che ha presieduto 7 governi. Mentre per la sesta volta in Parlamento troviamo Fabio Rampelli, Giulio Tremonti e Gianfranco Rotondi, tutti eletti con Fratelli d’Italia.
I grandi esclusi dalle poltrone: chi non sarà più deputato o senatore
Sorpresa e conferme tra le entrate e le uscite delle elezioni appena trascorse. Tra i nomi rimasti a spasso anche Luigi Di Maio. È fuori anche Emma Bonino, battuta nel collegio nominale di Roma da Lavinia Mennuni di Fratelli d’Italia. Tra grandi esclusi anche il senatore leghista Simone Pillon, che si è messo però a disposizione della Lega e del centrodestra per continuare a difendere i propri ideali «dove e come Dio vorrà».
Perdono anche le ministre Elena Bonetti, Mara Carfagna e Mariastella Gelmini del Terzo polo. A sinistra non riesce a entrare neanche il fondatore di Possibile Giuseppe Civati, che non è passato nei collegi uninominali di Bologna.
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