Katalin Karikó e Drew Weissman sono i vincitori del premio Nobel 2023 per la Medicina grazie al lavoro svolto per la realizzazione dei vaccini Covid basati su mRna.
Chi sono Katalin Karikó e Drew Weissman, i vincitori del premio Nobel 2023 per la Medicina? A loro è andato il prestigioso riconoscimento assegnato dall’Assemblea formata da membri dell’Istituto Karolinska.
Katalin Karikó e Drew Weissman sono stati insigniti del premio Nobel 2023 per la Medicina grazie ai loro studi sull’attivazione immunitaria mediata dall’RNA: al momento dello scoppio della pandemia, questo lavoro è stato fondamentale per lo sviluppo dei primi vaccini Covid.
Come si legge nella nota che ha accompagnato la notizia dell’assegnazione del Nobel, il riconoscimento è dovuto alle “scoperte che hanno portato all’approvazione di due vaccini Covid-19 basati su mRna di grande successo alla fine del 2020”.
“I vaccini hanno salvato milioni di vite e prevenuto malattie gravi - si legge ancora -, consentendo alle società di aprirsi e tornare a condizioni normali di esistenza. Attraverso le loro scoperte fondamentali sull’importanza delle modifiche di base nell’mRna, i premi Nobel di quest’anno hanno contribuito in modo cruciale a questo sviluppo trasformativo durante una delle più grandi crisi sanitarie del nostro tempo”.
Cerchiamo di scoprire allora chi sono Katalin Karikó e Drew Weissman, dando uno sguardo alla biografia dei due vincitori del premio Nobel 2023 per la Medicina.
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“Per le loro scoperte riguardanti le modifiche delle basi nucleosidiche che hanno consentito lo sviluppo di efficaci vaccini a mRna contro Covid”. Questa è la motivazione ufficiale dell’assegnazione del premio Nobel 2023 per la Medicina a Katalin Karikó e Drew Weissman.
Katalin Karikó è una biochimica ungherese nata a Kisújszállás nel 1955 e sua figlia, Susan Francia, ha vinto due medaglie d’oro olimpiche nel canottaggio. Dall’Ungheria presto i suoi studi si sono spostati negli Stati Uniti, iniziando a insegnare all’Università della Pennsylvania.
La sua attività di ricerca da sempre si è incentrata sull’attivazione immunitaria mediata dall’RNA, passando nel 2013 a ricoprire l’incarico di vicepresidente senior presso la BioNTech RNA Pharmaceuticals il tutto per poter portare avanti al meglio i suoi studi.
Al momento dello spostamento negli Usa, il suo lavoro si è intrecciato con quello di Drew Weissman, un immunologo americano classe 1959. Proprio lo scienziato infatti è stato il primo a supportare gli studi di Katalin Karikó.
I due hanno fondato una piccola società e, a partire dal 2006, hanno iniziato a brevettare l’uso di diversi nucleotidi modificati per ridurre la risposta immunitaria antivirale all’mRna.
Sono stati proprio i loro studi - premiati ora con il Nobel per la Medicina - a permettere a BioNTech, con l’ausilio di Pfizer, di riuscire a realizzare e a fa approvare in tempi record il vaccino Covid che, grazie alla sua diffusione, è stato fondamentale per il superamento della pandemia.
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