L’alternativa italiana a Netflix continua a crescere e si dice certa di raggiungere quota 3 milioni di utenti già entro fine 2019
Chili TV, l’alternativa italiana a Netflix, continua a crescere e guadagnare consensi. L’ultimo traguardo, per la società fondata nel 2012 da Giorgio Tacchia, è il raggiungimento di quota 2,5 milioni di utenti attivi.
Un’altra tappa importante per la piattaforma di streaming content, che non richiede abbonamenti basandosi unicamente sul sistema pay per view.
Una tattica che nel tempo sembra aver attecchito in maniera molto efficace, tanto che lo stesso CEO Tacchia assicura l’arrivo a quota 3 milioni di utenti già entro la fine del 2019:
“Con ricavi a 50 milioni di euro, abbiamo 2,5 milioni di clienti attivi che puntiamo a far diventare 3 milioni per fine anno”.
Chili TV: l’alternativa italiana a Netflix fa numeri da capogiro
Poco più di un anno fa aveva attirato l’attenzione di numerose testate l’acquisizione da parte di Lavazza del 25% delle azioni di Chili, per una cifra che si aggirava attorno ai 25 milioni di euro.
Ma già allora si trattava solo dell’aggiunta di un importante investitore alla ricca cerchia di colossi che hanno scommesso sulla streaming TV italiana, tra cui rientrano Warner Bros, Sony Pictures Entertainment, Viacom e Paramount Pictures.
Fondata nel 2012 a Milano, Chili va verso i 3 milioni di utenti attivi e continua la sua espansione in tutta Europa, e punta ora a crescere ancora di più sulla scia del caos in arrivo sul fronte streaming content.
La vasta concorrenza innescata dall’arrivo di realtà come Disney+, Sony o Hulu provoca infatti un’inevitabile confusione che Chili si propone di sbrogliare, mettendo ordine e assumendo la funzione di vero e proprio aggregatore di contenuti, come fa ben capire il CEO della compagnia, Giorgio Testa, intervistato da Business Insider Italia:
“Nei prossimi mesi lo scenario diventerà per gli utenti sempre meno chiaro. All’inizio Netflix ha fatto un enorme lavoro di aggregazione, adesso le nuove piattaforme, da Sony a Disney, si riprenderanno i loro contenuti e per gli spettatori non sarà semplice capire cosa guardare e dove. Noi, invece, vogliamo essere vicini e complementari, mettendo al centro quello che non passerà mai di moda: le grandi proprietà intellettuali”.
Intanto la compagnia continua a diversificare il suo business, aprendo anche a pacchetti messi a disposizione per gli utenti come i biglietti per il cinema e gestendo il merchandising di contenuti seriali o cinematografici originali.
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