Cina: criptovaluta di Stato in arrivo? Le ultime novità parlano di una accelerazione nella tecnologia blockchain da parte di Pechino.
Cina: criptovaluta di Stato in arrivo? Secondo le ultime indiscrezioni continuano i passi avanti di Pechino per l’acquisizione di una moneta digitale nazionale.
Un evento che sarebbe di grande importanza, soprattutto nell’ambito della guerra tecnologica contro il nemico di sempre, gli USA.
Le ultime dichiarazioni ufficiali del Presidente Xi e di Li Wei, capo del dipartimento tecnologico della Banca Popolare cinese, hanno parlato di un’accelerazione verso l’adozione di una valuta virtuale statale.
La Cina diventerebbe, così, uno dei primi Paesi ad abbracciare una criptovaluta nazionale. La strategia di Pechino sembra essere quella di intensificare gli investimenti nella tecnologia digitale per rendere sempre più efficace e diffuso l’utilizzo della blockchain, punto cardine per il funzionamento delle criptovalute.
Cina: criptovaluta in arrivo? Lo Stato accelera sulla blockchain
Quando a fine ottobre il Presidente cinese Xi Jinping ha sottolineato la strategica importanza della tecnologia blockchain per il Paese, esortando a coglierne l’opportunità, il valore del Bitcoin ha registrato un aumento significativo. Il rally ha raggiunto un +26% e la criptovaluta più scambiata ha superato per un breve periodo il valore di 10.000 dollari.
Al momento, nelle quotazioni delle criptovalute, il Bitcoin ha un valore di 9.195 dolari.
Perché? L’accelerazione cinese data alla blockchain, registro digitale alla base delle transazioni delle criptovalute, è stata interpretata come una velocizzazione del Paese verso l’adozione di una moneta digitale propria.
Anche Li Wei ha esortato a compiere maggiori sforzi in tal senso. Su questa scia, il presidente cinese ha chiesto il raggiungimento di livelli di ricerca e investimenti nella blockchain ancora più importanti, per avvantaggiare una serie di settori tra i quali finanza, istruzione e assistenza sanitaria.
Dal 2014 Pechino sta lavorando per studiare soluzioni concrete per favorire l’uso delle valute virtuali e per ridurre i costi legati alla circolazione di moneta cartacea tradizionale.
L’intento della Cina è di raggiungere massimi livelli nella tecnologia che sta alla base delle transazioni digitali e lanciare una criptovaluta che sarebbe completamente diversa rispetto, per esempio, all’esperimento Libra di Facebook. Per la prima volta, infatti, sarebbe uno Stato sovrano, con i suoi istituti bancari e finanziari, quali la Banca centrale, a controllare transazioni e funzionamento della moneta digitale.
Il progetto di Pechino andrebbe a contrastare proprio le valute digitali private, quali Libra, che non è stata mai molto amata dalla Cina. Anzi, è stata vista come una minaccia alla finanza dello Stato e al suo controllo.
La Cina sfida gli USA nella tecnologia digitale
L’intensificazione degli investimenti nella tecnologia blockchain e la preparazione di una valuta digitale dovrebbero portare la Cina in una posizione di vantaggio rispetto agli altri principali Paesi. Questo è un obiettivo chiave di Pechino.
Infatti, sia i commenti di Li che quelli di Xi possono essere visti come parte della “Guerra fredda tecnologica” tra Cina e Stati Uniti, nella quale le due potenze sono in competizione per sviluppare e padroneggiare una gamma di tecnologie emergenti.
Proprio per questo sembra che il presidente cinese abbia insistito anche sull’integrazione tra blockchain e altre tecnologie informatiche, come l’intelligenza artificiale.
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