Codice fiscale: cos’è, a cosa serve, come ottenerlo?

Patrizia Del Pidio

13 Settembre 2024 - 13:22

Cos’è il codice fiscale, come ottenerlo e, soprattutto, a cosa serve davvero? Ecco una guida completa.

Codice fiscale: cos’è, a cosa serve, come ottenerlo?

Cos’è il codice fiscale e a cosa serve? Come si ottiene il codice fiscale e cosa si intende per codice fiscale inverso? Si tratta di un codice univoco che identifica ogni cittadino. Il codice fiscale, fino a qualche anno fa, era riportato su una tessera plastificata che, oggi, si usa molto meno visto che è presente anche sulla tessera sanitaria e sulla Carta di identità elettronica.

I 16 caratteri alfanumerici che lo compongono sono generati in base ai dati del soggetto a cui appartiene. Come abbbiamo anticipato, poi, si tratta di un codice univoco: ogni persona ne ha uno diverso e non esistono due codici fiscali identici.

Ecco una guida completa su cos’è e a cosa serve il codice fiscale e come ottenerlo.

Cos’è il codice fiscale

Il codice fiscale è un codice di identificazione utilizzato dall’anagrafe tributaria per registrare e controllare dati rilevanti per il fisco. Ogni cittadino italiano deve avere un codice fiscale sin dalla nascita. Esso viene attribuito sia alle persone fisiche che alle società, con alcune differenze nella composizione.

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Il codice fiscale è una sequenza alfanumerica di 16 caratteri per le persone fisiche, mentre per i soggetti diversi dalle persone fisiche ha una composizione di 11 caratteri alfanumerici. Ogni sequenza viene calcolata in modo univoco per identificare ogni persona fisica e di conseguenza non esistono due codici fiscali uguali.
Il codice fiscale serve infatti allo Stato italiano per individuare univocamente il cittadino.

Il codice fiscale è stato introdotto in Italia nel 1973 con il Decreto del Presidente della Repubblica n.605 (29 settembre 1973). Questo documento è stato ideato per rendere più efficace l’amministrazione finanziaria ed è poi diventato un documento indispensabile per molte operazioni.

Come si compone il codice fiscale?

I caratteri che compongono il codice fiscale sono 16 e sono generati sui dati (nome, cognome, genere, data di nascita e luogo di nascita) del cittadino. Nell specifico il codice fiscale è così composto:

  • tre caratteri identificano il cognome;
  • tre caratteri identificano il nome;
  • due caratteri sono relativi all’anno di nascita;
  • un carattere identifica il mese di nascita;
  • due caratteri indicano in giorno di nascita e il sesso;
  • quattro caratteri indicano il comune italiano o lo Stato estero di nascita;
  • l’ultimo carattere ha funzione di controllo.

I caratteri del cognome

I primi tre caratteri del codice fiscale indicano il cognome del soggetto. Solitamente a essere indicate sono le prime tre consonanti del cognome (anche se il cognome è composto da più di una parola va considerato sempre come se fosse scritto come una successione ininterrotta di lettere. Es: De Luca va inteso come Deluca). Per le donne coniugate si prende sempre in considerazione il cognome proprio e non quello del marito.

Quando il cognome ha almeno tre consonanti si prendono le prime tre consonanti del cognome. Ad esempio il cognome ROSSI nel codice fiscale è indicato con RSS.

Se il cognome, però, ha soltanto due consonanti i caratteri che lo indicano saranno nell’ordine le prime due consonanti e la prima vocale: il cognome ROSI nel codice fiscale è indicato con RSO.

Se il cognome ha una sola consonante e almeno due vocali il cognome è indicato dalla consonante e dalla prima e seconda vocale. ES: il cognome ARIA è indicato con RAI. Nel caso il cognome sia composto da due soli caratteri consonanti e vocali vanno prese sempre nell’ordine detto in precedenza e come terzo carattere si aggiunge una X.

I caratteri del nome

Il nome è indicato dai caratteri che vanno dal quarto al sesto. Anche in questo caso eventuali nomi composti devono essere considerati come un’unica parola (Anna Maria come Annamaria).

I nomi che sono composti da almeno 4 consonanti sono indicati con la prima, la terza e la quarta consonante: il nome Annamaria, quindi, è indicato con NMR.

Se il nome contiene almeno tre consonanti sarà indicato dalla prima, seconda e terza consonante: ad esempio il nome Marco è indicato con MRC.

Se il nome, però, ha soltanto due consonanti i caratteri che lo indicano saranno nell’ordine le prime due consonanti e la prima vocale: il nome LUCA nel codice fiscale è indicato con LCU. Se il nome ha una sola consonante e almeno due vocali è indicato dalla consonante e dalla prima e seconda vocale. ES: EVA è indicato con VEA. Infine se il nome è composto soltanto da due lettere si considerano consonanti e vocali in base all’ordine fin qui previsto e si aggiunge come terzo carattere una X.

Data di nascita, sesso e luogo di nascita

Dal settimo all’undicesimo carattere sono riportati data di nascita (anno, mese e giorno) e sesso. Nello specifico:

  • settimo e ottavo carattere individuano l’anno di nascita (le ultime due cifre: per chi è nato nel 2001, ad esempio, 01);
  • nono carattere individua il mese convertito in una lettera dell’alfabeto;
  • decimo e undicesimo carattere indicano il giorno di nascita che per le donne è aumentato di 40 unità. Esempio: se un soggetto è nato il giorno diciassette sarà indicato 17, se è uomo, 57 se è donna. Se questi due caratteri, quindi, hanno un numero che va da 41 a 71 si tratta di una donna (con il giorno di nascita si definisce anche il genere).

Per quel che riguarda il mese di nascita, esso non è indicato con un numero ma con una lettera dell’alfabeto che è stata stabilita convenzionalmente. Nello specifico illustriamo nella seguente tabella come sono convertiti i mesi dell’anno:

MESE DI NASCITACARATTERE CON CUI VIENE INDICATO
GENNAIO A
FEBBRAIO B
MARZO C
APRILE D
MAGGIO E
GIUGNO H
LUGLIO L
AGOSTO M
SETTEMBRE P
OTTOBRE R
NOVEMBRE S
DICEMBRE T

**Come si indica il luogo di nascita e carattere di controllo

Il luogo di nascita è indicato dai caratteri alfanumerici che vanno dal dodicesimo al quindicesimo. Per i comuni italiani si tratta della codifica stabilita dall’Agenzia del Territorio, mentre per gli Stati esteri sarà composto da una Z seguita dalle tre cifre del numero identificativo del Paese.

Il sedicesimo carattere del codice fiscale è un carattere di controllo ottenuto attraverso un calcolo che coinvolge i primi quindici caratteri convertiti in valore numerico attraverso delle tabelle.

Come si compone il codice fiscale per soggetti diversi dalle persone fisiche?

Il codice univoco per enti e associazioni, viene attribuito all’atto di costituzione e coincide al numero di iscrizione al Registro (11 caratteri):

  • le prime 7 cifre corrispondono al numero sequenziale:
  • le seguenti 3 cifre sono l’identificativo dell’Ufficio;
  • l’ultima cifra, invece, è di controllo.

Per chi ha partita Iva, invece, il numero di quest’ultima corrisponde anche al codice fiscale dell’impresa o società.

A cosa serve il codice fiscale

Il codice fiscale in Italia ha diverse finalità e utilità: è richiesto in numerose occasioni, come l’apertura di un conto corrente, il pagamento di imposte, l’acquisto o la vendita di immobili o veicoli e per la riscossione o il rimborso delle tasse.

Il codice fiscale è necessario anche per la registrazione e il controllo dei dati fiscali da parte dell’anagrafe tributaria.

Come ottenere il codice fiscale

Per ottenere il codice fiscale italiano, è possibile fare richiesta presso l’Agenzia delle Entrate utilizzando l’apposito modello AA4/8. Nella richiesta, è necessario indicare correttamente le proprie generalità anagrafiche e il domicilio fiscale presso il quale verrà recapitata la tessera con il codice fiscale attribuito.

I cittadini italiani o appartenenti a uno Stato dell’Unione Europea devono esibire un documento di riconoscimento in corso di validità insieme alla richiesta. Se invece si è cittadini provenienti da un Paese extra Ue, è possibile esibire il passaporto valido con relativo visto (se necessario), un altro documento riconosciuto dalle autorità italiane, l’attestazione di identità rilasciata dalla rappresentanza diplomatica o consolare in Italia del Paese di appartenenza o il permesso di soggiorno valido. Per i minori, la richiesta viene presentata dal genitore che deve esibire il proprio documento d’identità.

Nell’attesa che la tessera con il codice fiscale venga recapitata tramite posta, l’Agenzia delle Entrate rilascia un certificato di attribuzione del codice fiscale. Inoltre, per coloro che hanno diritto all’accesso ai servizi del sistema sanitario italiano, al posto del tesserino fiscale riceveranno la Tessera Sanitaria.

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Codice fiscale: il caso dell’omocodia

Avviene che, in alcuni casi, il codice fiscale di due persone differenti sia uguale. Si parla di omocodia, ossia di uno stesso codice generato per due o più persone.
Questo inconveniente avviene perché la sequenza del codice fiscale è basata principalmente sui dati anagrafici.

Di conseguenza nelle grandi città o nelle località dove sono diffusi soprattutto determinati cognomi avviene che due individui posseggano lo stesso codice fiscale. A questo inconveniente può far fronte solo l’Agenzia delle Entrate, che assegna un nuovo codice.

I casi di omocodia possono essere riscontrati solo facendo apposita richiesta all’Agenzia delle Entrate. Nessuno tipo di calcolatore online potrà assicurare al 100% la verifica del codice fiscale.

Cos’è il codice fiscale inverso

Esiste un modo per scoprire i dati di una persona fisica semplicemente conoscendo il codice fiscale, ovvero attraverso il calcolo inverso del codice fiscale.

Mediante questa modalità si possono estrapolare i seguenti dati della persona fisica a cui appartiene il codice:

  • data di nascita;
  • comune di nascita;
  • sesso.

Non sarà possibile avere il nome e cognome della persona, ma si potrà, invece, verificare la validità dei dati. Difatti inserendo il codice di 16 cifre della persona si potranno vedere se i dati forniti corrispondono alla verità e se sono verificati dal sistema.

Online sono disponibili diversi tool che permettono il calcolo del codice fiscale inverso, basta cercare la parola chiave «codice fiscale inverso».

Una volta inserito il codice fiscale della persona, vi apparirà una schermata in cui potrete vedere i dati e soprattutto verificare che il codice sia esatto.

Con questa modalità si potrà verificare non solo il codice fiscale di una persona fisica, ma anche quello di un’azienda o di un ente. La corrispondenza verrà riscontrata mediante i dati in possesso dell’Anagrafe tributaria.
Questo ente conserva infatti tutti i codici fiscali presenti al momento in Italia, sia di persona fisica che di aziende.

Conclusioni

Il codice fiscale italiano è un codice di identificazione attribuito a ogni cittadino a fini fiscali. È un documento essenziale che deve essere fornito in numerose situazioni, come l’apertura di un conto corrente o la riscossione delle tasse. Per ottenerlo, è possibile fare richiesta presso l’Agenzia delle Entrate, fornendo le informazioni necessarie e gli eventuali documenti richiesti. Il codice fiscale italiano è un elemento fondamentale per la registrazione e il controllo dei dati fiscali da parte dell’anagrafe tributaria.

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