Come entrare nella Polizia penitenziaria: la guida su requisiti e procedure

Simone Micocci

20 Aprile 2022 - 15:50

Diventare agente, ispettore o commissario della Polizia penitenziaria: cosa serve? Ecco un approfondimento su requisiti e iter selettivo.

Come entrare nella Polizia penitenziaria: la guida su requisiti e procedure

Per entrare nel corpo della Polizia penitenziaria bisogna prendere parte a un concorso pubblico e posizionarsi nei primi posti della graduatoria. Per diventare un poliziotto della penitenziaria, dunque, valgono le stesse regole previste per qualsiasi altra forma di arruolamento nelle forze dell’ordine, come pure per entrare nella pubblica amministrazione.

Si entra in Polizia penitenziaria solo per concorso pubblico, con i requisiti - che vanno dal titolo di studio al limite di età - che variano a seconda della qualifica alla quale si concorre.

Nel dettaglio, i concorso della Polizia penitenziaria vengono regolamentati dal decreto legislativo n. 443 del 30 ottobre 1992: ne esistono tre tipologie, con l’assunzione che può avvenire nel ruolo degli agenti, degli ispettori oppure direttamente nel ruolo direttivo, quello dei commissari. Sono previsti invece concorsi interni, per titoli ed esami, per avanzare al ruolo dei sovrintendenti.

Cosa fa la Polizia penitenziaria

In virtù di quanto stabilito dall’articolo 5 della legge n. 395 del 15 dicembre 1990, coloro che appartengono al corpo di Polizia penitenziaria si occupano di:

  • assicurare l’esecuzione delle misure privative della libertà personale;
  • garantire l’ordine all’interno degli istituti di prevenzione e pena e ne tutelano la sicurezza;
  • partecipare alle attività di osservazione e trattamento rieducativo dei detenuti e degli internati;
  • espletare servizio di traduzione dei detenuti e degli internati e il servizio di piantonamento degli stessi in luoghi esterni di cura;
  • concorrere nell’espletamento dei servizi di ordine e sicurezza pubblica e di pubblico soccorso.

Visto quanto detto sopra, gli appartenenti alla Polizia penitenziaria rivestono le attribuzioni di:

  • Sostituti ufficiali di Pubblica sicurezza, ma solo per coloro che ricoprono un ruolo direttivo o dirigenziale;
  • Agenti di Pubblica sicurezza;
  • Ufficiali e agenti di Polizia giudiziaria;
  • Polizia Stradale.

Un ruolo importante che prevede responsabilità e pressioni ma anche importanti soddisfazioni. Ed è per questa ragione che ai concorsi per la Polizia penitenziaria, solitamente ne viene bandito uno ogni anno per ognuna delle qualifiche suddette, si candidano migliaia di persone.

Requisiti per entrare nella Polizia penitenziaria come agente

Come anticipato, per entrare nella Polizia penitenziaria bisogna soddisfare una serie di requisiti, alcuni dei quali legati a titolo di studio ed età anagrafica. Vista la specificità del ruolo ricoperto, infatti, nei concorsi per le Forze dell’ordine il limite di età è stato più volte riconosciuto come legittimo dalla giurisprudenza.

I requisiti sono stati rivisti grazie all’ultimo provvedimento di riordino dei ruoli e delle carriere, con il quale - ad esempio - il limite di età per diventare agente della Polizia penitenziaria è stato ridotto da 30 a 28 anni (non compiuti). Tale limite può essere aumentato per coloro che sono già arruolati, per un periodo pari all’effettivo servizio militare prestato ma in ogni caso per non più di tre anni.

Per quanto riguarda il titolo di studio, è importante sottolineare che, da qualche anno ormai, la licenza media non è più sufficiente per diventare poliziotto della penitenziaria. Per prendere parte a un concorso, infatti, serve avere almeno la licenzia di scuola secondaria di secondo grado (diploma di maturità).

Proprio in questi giorni è stato bandito un nuovo concorso per agenti della Polizia penitenziaria, un bando che conta di 1.758 posti.

Requisiti per entrare nella Polizia penitenziaria come ispettori

Anche per diventare ispettori è richiesto il diploma di scuola superiore. A cambiare, rispetto al concorso per agenti, è il limite di età: per diventare ispettori non bisogna aver compiuto i 32 anni di età e anche questo può essere elevato, per un massimo di tre anni, in relazione all’effettivo servizio militare prestato dai candidati.

Requisiti per entrare nella Polizia penitenziaria come commissari

Per diventare allievo commissario della Polizia penitenziaria e quindi per essere avviati immediatamente nella carriera di funzionario, bisogna prendere parte all’apposito concorso riservato a coloro che non hanno compiuto i 32 anni di età (limite elevabile per un massimo di tre anni a seconda del servizio militare svolto) e sono in possesso di una laurea (magistrale o specialistica) conseguita in uno dei seguenti ambiti:

  • scienze delle pubbliche amministrazioni
  • scienze dell’economia
  • scienze economico-aziendali
  • scienze della politica
  • giurisprudenza
  • teoria e tecniche della normazione e dell’informazione giuridica.

Requisiti generalmente previsti per entrare nel corpo di Polizia penitenziaria

Sia per quanto riguarda il concorso per commissari, come pure per quelli da agenti e ispettori, è richiesto anche il possesso di altri requisiti, gli stessi solitamente previsti dalla generalità dei concorsi pubblici. Nel dettaglio, possono prendere parte alle selezioni coloro che soddisfano le seguenti condizioni:

  • cittadinanza italiana;
  • godimento dei diritti civili e politici;
  • non sono stati espulsi dalle Forze armate, dai Corpi militarmente organizzati o destituiti da pubblici uffici
  • non aver riportato condanna a pena detentiva per reati non colposi o sono stati sottoposti a misura di prevenzione.

Come iscriversi ai concorsi per la Polizia penitenziaria

Per potersi iscrivere bisogna attenersi a quanto indicato nell’apposito bando. Questi vengono pubblicati sul sito del ministero della Giustizia, così come in Gazzetta ufficiale (quella contenente i bandi di concorso esce tutti i martedì e i giovedì).

È fondamentale inviare la domanda entro i termini indicati dal bando, in quanto le richieste d’iscrizione pervenute oltre tale limite non saranno prese in considerazione.

La domanda si invia telematicamente utilizzando il form disponibile sul sito del ministero della Giustizia: è importante sottolineare che è sempre richiesta l’identità digitale Spid, come pure un indirizzo di posta elettronica certificata (Pec).

Cosa studiare per entrare nella Polizia penitenziaria

Durante il concorso bisognerà affrontare delle prove scritte e orali, le quali concorrono alla formazione della graduatoria finale.

Nel caso dei concorsi come allievi agenti non bisognerà dar prova di chissà quali conoscenze: è solitamente prevista, infatti, una sola prova scritta vertente su una serie di domande su argomenti di cultura generale e sulle materie oggetto dei programmi della scuola dell’obbligo.

C’è poi il concorso per ispettori, il quale parte da una preselettiva con oggetto domande sulle seguenti materie:

  • elementi di diritto penale;
  • elementi di diritto processuale penale;
  • elementi sull’ordinamento dell’amministrazione penitenziaria;
  • elementi di diritto penitenziario;
  • elementi di diritto costituzionale;
  • elementi di diritto amministrativo;
  • elementi di diritto civile nelle parti concernenti le persone, la famiglia, i diritti reali, le obbligazioni e la tutela dei diritti.

C’è poi una prova scritta vertente su elementi di diritto penale, di diritto processuale penale e di diritto penitenziario, a cui si aggiunge una prova orale sulle materie dello scritto più elementi di ordinamento dell’amministrazione penitenziaria, elementi di diritto costituzionale, elementi di diritto amministrativo ed elementi di diritto civile nelle parti concernenti le persone, la famiglia, i diritti reali, le obbligazioni e la tutela dei diritti.

Nei concorsi per allievi commissari, invece, solitamente le prove scritte sono tre: da una parte un test preliminare su tutte le materie oggetto del concorso - la cosiddetta prova preselettiva - il cui punteggio serve solo per una prima scrematura (il punteggio ottenuto dunque non concorre alla graduatoria finale), e dall’altra due prove scritte, consistenti in due elaborati su diritto penitenziario, diritto penale e diritto processuale penale, con particolare riferimento alle norme concernenti l’attività di polizia giudiziaria.

Vi è poi una prova orale vertente non solo sulle materie oggetto delle prove scritte, ma anche su:

  • diritto costituzionale;
  • diritto amministrativo;
  • ordinamento dell’Amministrazione penitenziaria;
  • accertamento della conoscenza della lingua straniera prescelta;
  • accertamento delle capacita’ e attitudini all’uso delle apparecchiature e applicazioni informatiche.

Ricordiamo che per prendere parte al concorso per commissari della polizia penitenziaria è richiesta la laurea specialistica o magistrale in uno dei suddetti ambiti.

In tutti i concorsi per le forze di Polizia penitenziari bisognerà dar prova anche di possedere i requisiti psico-fisici e attitudinali.

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