Parlare di stipendi è uno dei momenti più delicati durante un colloquio di lavoro. Ecco come fare, risultando professionali. Tutti i trucchi per non cadere nei trabocchetti dei recruiters.
Come parlare di stipendi durante il colloquio di lavoro facendo un’ottima figura con i recruiters? È questa una delle domande più frequenti che si pongono le persone che aspirano a una posizione all’interno di un’azienda.
Solitamente il colloquio non viene considerato uno dei momenti migliori per chiedere a quanto ammonterà il compenso mensile, eppure spesso sono gli stessi recruiters a porre la domanda sullo stipendio.
Una domanda innocente, ma che può rivelarsi una domanda trabocchetto che evidenza insicurezza o tracotanza del candidato. Il rischio di non chiedere abbastanza vuol dire sottostimare il proprio lavoro, dando adito alla stessa dirigenza di non apprezzare l’operato o le potenzialità del candidato.
Come controllare quindi la propria emozione e mascherare un po’ di insicurezza nel contrattare la propria retribuzione durante un colloquio? Di seguito tutto quello che serve sapere.
Colloquio, come parlare di stipendio: fare una ricerca preliminare
Innanzitutto bisogna ricordarsi che il lavoro è uno scambio: grazie ai propri servizi offerti si riceve in cambio del denaro. È bene quindi non sfuggire a questa domanda durante il colloquio. Il proprio lavoro è importante ed è giusto che sia retribuito adeguatamente.
È rilevante quindi che, a partire dal colloquio, si sia a conoscenza di quale sia lo stipendio offerto per la mansione a cui si aspira. Grazie a Internet, in pochi minuti si può conoscere lo stipendio medio offerto sia per i posti di lavoro a cui si aspira, sia per i posti di lavoro simili a quello per cui ci si è candidati.
Alcune aziende offrono poi dei bonus o delle prestazioni extra, come casse di risparmio o tredicesima. Ci sono addirittura delle aziende dove l’orario d’ufficio è ridotto durante l’estate o dove vengono riconosciute più festività. È bene quindi fare una ricerca riguardo ciò che viene offerto dall’azienda presso la quale si desidera lavorare, in modo da capire se un salario minore viene compensato da questo tipo di prestazioni.
Colloquio, come parlare di stipendi in modo professionale
Il momento migliore per parlare di retribuzione durante un colloquio è il momento scelto dal selezionatore o recruiter; una volta introdotto l’argomento, è importante essere sempre precisi e non suggerire cifre generiche o poco accurate.
Per discutere di stipendi in modo professionale durante un colloquio è necessario informarsi con anticipo circa gli stipendi in linea con l’offerta di lavoro per la quale ci si è candidati Conoscere la propria retribuzione al netto e al lordo è di rilevante importanza, in modo da non commettere il grave errore di risultare vaghi e poco professionali. È importante riflettere e analizzare le possibilità ed opportunità di crescita futura, in modo tale da calcolare i tempi per eventuali aumenti o benefici.
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Il colloquio è il momento perfetto, quindi, per parlare della cultura aziendale e delle possibilità di avanzamento di carriera. In questo modo la discussione non sarà focalizzata esclusivamente sulla retribuzione.
Mostrare organizzazione e meticolosità, poi, al futuro datore di lavoro è indice di grande professionalità, lasciando intravedere le basi per una positiva collaborazione futura. In aggiunta, un libero professionista dovrebbe presentare il fatturato maturato nell’anno lavorativo precedente, benché non sia obbligatorio.
Colloquio, come parlare di stipendi quando si è all’inizio della carriera
Come chiedere a quanto ammonta la retribuzione mensile nel caso si tratti della prima esperienza lavorativa? Le domande relative alle aspettative di retribuzione possono essere insidiose, ma anche per un profilo junior, valgono gli stessi consigli.
È bene quindi presentarsi al colloquio conoscendo tutte le informazioni sull’occupazione per il quale ci si candida e i livelli retributivi previsti per i vari ruoli. Infine, anche in questo caso occorre considerare con attenzione il percorso di crescita all’interno dell’azienda. Soprattutto se si è alla prima esperienza lavorativa, non bisogna focalizzarsi esclusivamente sullo stipendio offerto in ingresso. Un’azienda può offrire ben altro come promozioni e avanzamenti di grado ed è bene che il datore di lavoro veda la vostra volontà di rimanere all’interno dell’azienda, dimostrando che si è interessati proprio al progetto che da anni la dirigenza porta avanti.
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