Come provare domicilio e abitazione dichiarati nell’autocertificazione

Isabella Policarpio

18 Febbraio 2021 - 11:23

Come si fa a provare che l’indirizzo dichiarato nell’autocertificazione corrisponda davvero al domicilio o all’abitazione? Facciamo chiarezza.

Come provare domicilio e abitazione dichiarati nell’autocertificazione

Le norme in vigore permettono il rientro - anche in un’altra regione - non soltanto nel luogo di residenza, ma anche in quello che corrisponde al domicilio o all’abilitazione. Chi si mette in viaggio spinto da questo motivo non ha da temere la multa.

Tuttavia, molti si domandano come si possa provare che l’indirizzo indicato nel modulo di autocertificazione corrisponda al domicilio o all’abitazione, dato che sono situazioni “di fatto” e non giuridiche.

Provare la residenza non è un problema, poiché risulta sulla carta di identità; invece come si può - in caso di controllo - dimostrare la veridicità di quanto dichiarato per domicilio/abitazione?

Ecco qualche utile chiarimento.

Come provare domicilio e abitazione

Come fa un cittadino a provare alla Polizia o ai Carabinieri che un certo indirizzo coincida con il luogo di domicilio o abitazione e che, quindi, lo spostamento è consentito?

Abitazione e domicilio, per stessa definizione delle Faq del governo, sono situazioni “di fatto” per le quali la legge non richiede specifici adempimenti. Anzi, il più delle volte, non vi è alcun obbligo di dichiarare il proprio domicilio e tanto meno il luogo in cui si abita abitualmente, se diversi dalla residenza.

Tuttavia, se si è chiamati a provare la veridicità di quanto scritto nell’autocertificazione, possono essere utilizzati come prova:

  • eventuale contratto di affitto (ad esempio per gli studenti universitari fuori sede che hanno conservato la residenza nel Comune di provenienza);
  • bollette delle utenze intestate a nome del dichiarante;
  • autocertificazione di domicilio.

L’elencazione sopra riportata non è né tassativa né esaustiva ma vale a titolo di esempio.

Infatti, come abbiamo detto in precedenza, essendo situazioni di fatto e non di diritto, si considera idoneo a provare domicilio e abitazione “qualsiasi mezzo”, anche privo di formalità.

Cosa sono domicilio e abitazione

Domicilio e abitazione sono termini ostici da definire con chiarezza.
Stando alle indicazioni delle Faq del governo e del Codice civile (articolo 43), si definisce “domicilio” il luogo in cui una persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi.

Il concetto di “abitazione”, invece, sfugge ad una chiara definizione giuridica e deve essere considerata come quel luogo in cui si abita di fatto, con continuità e stabilità, anche se per periodi limitati durante l’anno, seppur in assenza di documenti che lo provino (ad esempio il contratto di affitto).

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