Il visto di studio all’estero può venire richiesto per poter proseguire gli studi in un altro Paese. Ecco quando è necessario e come procurarselo.
Studiare all’estero, per imparare una nuova lingua e ampliare il proprio bagaglio culturale, è una scelta che può portare diversi risvolti positivi sul breve e sul lungo termine e che, proprio per questo, viene fatta da molti studenti italiani ogni anno.
Per potersi preparare a questa esperienza è necessario però essere in possesso di una serie di documenti e attestati, come quello di lingua inglese spesso richiesto dalle università straniere. A seconda del luogo in cui si decide di proseguire il proprio percorso di studi sarà necessario anche richiedere ed entrare in possesso del visto per motivi di studio. Questo documento si può ricevere rivolgendosi alle ambasciate o agli uffici del Paese in questione, consegnando quanto richiesto.
Quando serve il visto di studio all’estero?
Per i cittadini di nazioni facenti parte dell’Unione Europea, il visto è richiesto nel momento in cui si va a studiare fuori dall’Ue, assieme al passaporto valido e, solitamente, con la data di scadenza a massimo sei dalla presentazione della domanda. Questo è il caso per coloro che scelgono di studiare, per esempio, negli Stati Uniti, oppure in Giappone.
Quando invece ci si sposta a studiare un altro Paese parte dell’Ue questa documentazione non è necessario, ma è comunque richiesto che si sia in possesso della carta d’identità valida, chiaramente, e della tessera Team, in Italia conosciuta come “tessera sanitaria”, per poter essere identificati come parte del sistema sanitario di una Nazione Ue.
Come si fa a richiedere il visto
A seconda della Nazione a cui ci si rivolge, possono venire richiesti documenti differenti o dover seguire procedure diverse. Generalmente per entrare in possesso del visto studentesco (o anche di altre tipologie) è necessario rivolgersi all’ufficio immigrazione dello Stato in questione, procedura che solitamente si può svolgere online. Potrebbe tuttavia essere necessario rivolgersi direttamente al consolato, di persona, come accade nel caso di studi in Giappone.
I portali dei singoli Stati solitamente riportano tutte le informazioni utili riguardo alle modalità per richiedere il visto. Un’altra opzione è quella di rivolgersi a una delle realtà che si occupano di fare da tramite tra lo studente e l’amministrazione sia scolastica, sia statale. In questo caso, però, il servizio sarà chiaramente a pagamento.
Quali documenti servono per il visto
Se è vero che la documentazione richiesta può variare da Paese a Paese, è anche vero che alcuni documenti saranno sempre necessari.
Solitamente, infatti, bisogna fornire agli uffici competenti:
- passaporto valido per almeno 6 mesi dalla data di presentazione della domanda;
- la prova dell’ammissione al corso di studi;
- nel caso in cui lo studente fosse minore, bisognerà fornire il consenso dei genitori;
- documentazione che attesti la possibilità di mantenersi nel Paese in maniera autonoma;
- minimo due fototessere in formato passaporto;
- la prova della propria residenza in Italia;
- certificati che attestano lo stato di buona salute e che confermi che il richiedente non sia portatore di malattie contagiose;
- il certificato del casellario giudiziale con traduzione certificata che dimostri che non si hanno precedenti penali.
Questa lista va intesa come una serie di richieste base, che potranno variare e aumentare a seconda del luogo in cui si deve andare a studiare.
Visto di studi per il Canada
I cittadini italiani che desiderano studiare in Canada possono trovarsi di fronte a due opzioni differenti a seconda del periodo di permanenza. Se questo sarà inferiore ai 6 mesi, allora è necessario richiedere un’autorizzazione elettronica (ETA) direttamente online attraverso il sito dell’immigrazione. Questo documento non è rinnovabile.
Se invece ci si dovesse fermare per un periodo superiore ai 6 mesi sarà necessario richiedere il permesso di studio, che verrà rilasciato solo se si è già stati accettati da un istituto canadese. Anche in questo caso il procedimento si svolge online attraverso il portale dell’immigrazione, e una volta in possesso del visto si potrà anche trovare un lavoro part-time. Il documento può venire rinnovato entro 90 dalla sua scadenza, tempo entro cui sarà altrimenti necessario lasciare il paese.
Visto di studi per il Giappone
In Giappone il visto è richiesto ai cittadini italiani che desiderino soggiornare per un periodo superiore ai 90 giorni. Entrare in Giappone per un lungo periodo può essere più complicato che per altre Nazioni. Prima di tutto la procedura non può essere svolta online, ma bisognerà presentarsi con tutta la documentazione necessaria agli uffici consolari del Giappone, di persona.
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Tra i diversi documenti necessari bisognerà anche essere in possesso del “Certificato di Eleggibilità”, che ha lo scopo di evidenziare che le attività che si intende intraprendere in Giappone sono valide e permesse dal suo stato di residenza.
Per poter entrare in possesso di questo documento è necessario affidarsi a un delegato direttamente in Giapponese, che si deve rivolgersi al più vicino ufficio immigrazione regionale.
Proprio per questo è consigliabile prenotare un posto in una scuola Giapponese molto prima della richiesta del visto, anche con un anno di anticipo, di modo che nel momento in cui si dovesse venire accettati la scuola possa richiedere il certificato di eleggibilità, così da poter ottenere il visto più rapidamente.
Visto di studi per gli Usa
Gli Usa permettono di richiedere una serie di diverse tipologie di visti per motivi di studi, che si suddividono in:
- categoria F: per studi accademici o linguistici;
- categoria M: studi professionali o non accademici;
- categoria J: per i programmi di interscambio culturale.
A seconda della tipologia l’iter può essere differente, ma è comunque sempre necessario compilare il modulo DS-160 online e registrarsi all’apposito portale. Sarà poi richiesto il pagamento di una tassa non rimborsabile, oltre a una seconda tassa dovuta per i visti studenteschi. La prima parte della richiesta può avvenire online, ma per la seconda bisognerà prendere appuntamento all’ambasciata o al consolato.
In generale ogni Stato ha delle regole diverse, e il procedimento può avvenire sia online, sia offline, prevedendo la compilazione di documenti differenti. Prima di cominciare è comunque sempre opportuno informarsi approfonditamente al riguardo. Gli uffici scolastici nello Stato in questione spesso si occupano anche di aiutare gli studenti durante il procedimento.
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