Volatilità sul mercato crypto in aumento con il Bitcoin che raggiunge nuovi massimi storici oggi a $81.858,29. Come sfruttare la situazione?
La volatilità si conferma essere una caratteristica imprescindibile per il mercato delle criptovalute. Ancora una volta, il Bitcoin ha toccato nuovi massimi storici a quota $81.858,29, confermando un forte entusiasmo - nonché interesse - da parte di appassionati e investitori. Soprattutto di coloro che ora si aspettano una rapida ascesa a quota $100.000.
La recente rielezione di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti ha innescato una serie di reazioni positive nei mercati finanziari, soprattutto nel settore della finanza decentralizzata, grazie al suo approccio pro-business e alle promesse di deregolamentazione e di stimoli economici.
Anche la recente approvazione delle opzioni sugli ETF Bitcoin da parte della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti rischia di amplificare questo fenomeno con forti oscillazioni di prezzo. Le opzioni quotate al NYSE e al Cboe attirano nuovi investitori istituzionali e trader, determinando un sensibile aumento della speculazione.
Bitcoin e le criptovalute sono infatti considerati asset altamente speculativi, ma con la giusta strategia, questi movimenti possono offrire interessanti opportunità di guadagno.
Cosa determina la volatilità nel mercato delle criptovalute? In questo articolo vedremo come gestire e sfruttare la volatilità attraverso strategie operative per massimizzare i guadagni e proteggere dal rischio.
Cos’è la volatilità nel mercato delle criptovalute?
La volatilità nel mercato delle criptovalute si riferisce alla velocità e all’imprevedibilità dei movimenti di mercato, caratterizzati da rapidi e discontinui cambiamenti di prezzo. Questa volatilità estrema è tipica per Bitcoin e altre criptovalute, dove le oscillazioni giornaliere possono facilmente superare il 10%.
Se vuoi sfruttare la volatilità sulle crypto, piattaforme come quella di Plus500 consentono l’accesso al trading con CFD* su criptovalute. In questo modo si evita di rivolgersi a exchange crypto per acquistare i token, bensì si investe esclusivamente sui movimenti di prezzo (*L’82% dei conti al dettaglio di CFD perde denaro).
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La volatilità viene misurata utilizzando un coefficiente di variazione, che mostra l’ampiezza delle oscillazioni di prezzo in un periodo definito. Normalmente, questa volatilità è espressa in percentuale.
L’indice di volatilità DVOL è il punto di riferimento nel mercato delle criptovalute per comprendere il livello di paura e instabilità generale. Mentre nel mercato azionario, l’indice di volatilità VIX mette in allerta gli investitori con valori superiori a 30 che indicano una forte incertezza, Bitcoin ha livelli di volatilità molto più elevati (attualmente intorno a 55).
La volatilità di Bitcoin rappresenta una misura dei potenziali rendimenti ma è anche uno dei principali indicatori di rischio. Sono diversi i fattori che determinano la volatilità nel mercato delle criptovalute:
- Mercato immaturo: a differenza di altri mercati come quello azionario o delle materie prime con secoli di storia, il mercato delle criptovalute è nato nel 2009. Questo rende le criptovalute particolarmente sensibili agli shock esterni e ai cambiamenti repentini di sentimento.
- Investitori inesperti: il pubblico che investe nel mercato delle criptovalute è giovane e spesso influenzato dai social media, dove il clamore può amplificare i movimenti di prezzo.
- Scarsa liquidità: ad eccezione di quelle principali, come Bitcoin, i volumi di scambio sono ridotti, permettendo a pochi grandi investitori (whale) di influenzare il mercato in modo significativo.
- Regolamentazione in evoluzione: sebbene siano stati fatti passi avanti in questo ambito, il mercato delle criptovalute rimane in gran parte non regolamentato, esponendo gli investitori a manipolazioni di prezzo e frodi, come dimostrato dai crolli di piattaforme come FTX.
- Negoziazione 24 ore su 24, 7 giorni su 7: a differenza del mercato azionario, il mercato delle criptovalute non subisce interruzioni per assorbire eventuali shock di mercato o gestire eventi macroeconomici.
Strategie per sfruttare la volatilità delle criptovalute
Per sfruttare la volatilità delle criptovalute, esistono diverse strategie che consentono di fare trading sui movimenti di prezzo, anche nei mercati più turbolenti.
- Il day trading è una delle tecniche più popolari, che permette ai trader di approfittare delle rapide oscillazioni giornaliere dei prezzi. Monitorando attentamente i grafici e utilizzando indicatori come le Bande di Bollinger, i trader possono aprire e chiudere posizioni all’interno di una singola giornata, catturando piccoli profitti su movimenti di breve termine (attenzione: il tuo capitale è a rischio. L’82% dei conti al dettaglio di CFD perde denaro). Una variante di questa strategia è quella dello swing trading, ideale per chi preferisce un orizzonte temporale più lungo.
- La strategia HODLing, molto simile alla strategia di investimento buy and hold utilizzata per le azioni, consente di ottenere rendimenti derivanti dall’apprezzamento del valore a lungo termine, evitando perdite dovute alla volatilità a breve termine. Acquistando Bitcoin (o un’altra criptovaluta) ad intervalli regolari è possibile ridurre ulteriormente l’impatto della volatilità, e dunque il rischio.
- In mercati ribassisti, lo short selling diventa un’opzione interessante, consentendo di guadagnare anche quando il prezzo delle criptovalute scende. Questa strategia, pur rischiosa, è particolarmente efficace in momenti di alta volatilità, quando il mercato attraversa fasi correttive.
- L’utilizzo delle opzioni crypto consente di sfruttare in modo dinamico vari scenari di mercato: combinando call e put di diversi strike e scadenze è possibile creare strategie di trading che consentono di limitare il rischio e massimizzare il rendimento: tra le strategie più utilizzate troviamo covered call, protective put, iron butterfly, iron condor, vertical spread.
- Infine, per ridurre l’esposizione al rischio nei momenti di maggiore incertezza, è possibile fare uso delle stablecoin, criptovalute ancorate a valute fiat come il dollaro. Convertendo temporaneamente i propri investimenti in stablecoin, i trader possono proteggersi dalle fluttuazioni estreme del mercato senza uscire completamente dal contesto delle criptovalute.
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Gestione del rischio in un mercato volatile
La gestione del rischio è fondamentale quando si opera in un mercato altamente volatile come quello delle criptovalute.
Una delle strategie più efficaci è la diversificazione. Distribuendo gli investimenti su diversi asset, gli investitori possono mitigare l’impatto di movimenti di prezzo avversi in ogni singolo asset. Questa strategia non solo aiuta a ridurre il rischio, ma rende più resiliente il portafoglio grazie ai potenziali guadagni in vari settori del mercato delle criptovalute.
Un’altra tecnica è l’uso di stop-loss e take-profit, strumenti che permettono di proteggere i propri investimenti impostando dei limiti automatici per chiudere una posizione quando il prezzo raggiunge un certo livello, prevenendo così perdite eccessive o consolidando i profitti prima di un possibile ribasso. Questo approccio consente di mantenere il controllo emotivo anche durante fasi di mercato instabili.
Infine, occorre ricordare di non investire mai più di quanto si è disposti a perdere. La volatilità delle criptovalute può portare a fluttuazioni improvvise ed è importante evitare di esporsi eccessivamente a questi rischi. Anche la gestione delle emozioni gioca un ruolo chiave: rimanere razionali e non farsi influenzare dal panico o dall’euforia durante fasi di alta volatilità può evitare decisioni impulsive e dannose. Adottare una visione a lungo termine e una strategia chiara permette di affrontare meglio le turbolenze del mercato.
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