Concordato Preventivo, disastro e delusione secondo Mandolesi

Violetta Silvestri

25/10/2024

Si parla di concordato preventivo, con alcune riflessioni tecniche dell’esperto Giuliano Mandolesi.

Il concordato preventivo biennale, introdotto dal d.lgs. n. 13 del 2024 dal Governo Meloni, è davvero una svolta e un’opportunità fiscale per i contribuenti?

Se sulla carta la proposta appare attraente per alcune categorie di professionisti, poiché consente di concordare con l’Agenzia delle Entrate quanto erogare al fisco per due anni con l’esenzione daai controlli tributari, una lettura più approfondita fa emergere alcune zone d’ombra.

Il commercialista Giuliano Mandolesi, autorevole firma di ItaliaOggi in un intervento su Money.it ha innanzitutto sottolineato che lo strumento può essere definito “disastroso” in quanto:

“dal punto di vista tecnico, come normativa...va a violare alcuni principi della Costituzione, quello della capacità contributiva, va a complicare in maniera determinante quello che è il calcolo delle imposte del sistema, perché poi ci troviamo un’altra modalità di reddito da dover depurare e poi reintegrare...”

Probabilmente più vantaggioso per le partita IVA a regime forfettario rispetto alle aziende, il concordato preventivo a detta dell’esperto parte con lo svantaggio di essere una delusione:

.“..ci siamo trovati l’ennesimo strumento che è basato sugli ISA, [Indici Sintetici di Affidabilità] che dovevano essere aboliti e che diventano quindi una sorta di pilastro oramai del nostro sistema fiscale...e planiamo verso una determinazione artificiale del reddito perché ci discostiamo da quello che è il reddito effettivo dei contribuenti ma andiamo ad accettare quello che poi ci viene proposto da un programma comunque insomma si doveva partire da un da una sorta di contraddittorio...ma alla fine è l’ennesimo automatismo basato sugli ISA che non hanno mai funzionato ...”

I dubbi sull’efficacia di tale meccanismo di pagamento del fisco e anche sui vantaggi per le entrate dello Stato restano da sciogliere.

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