Concorsi Scuola: cosa cambia con le dimissioni di Fioramonti?

Antonio Cosenza

28/12/2019

Dimissioni Fioramonti: quali ripercussioni per i concorsi scuola attesi nei prossimi mesi? La selezione si farà, ma ci sono dubbi sulle tempistiche.

Concorsi Scuola: cosa cambia con le dimissioni di Fioramonti?

Le dimissioni di Lorenzo Fioramonti da Ministro dell’Istruzione hanno scosso il mondo della scuola, così come la maggioranza di Governo. A preoccupare maggiormente gli insegnanti non è tanto il passo indietro fatto da Fioramonti - con il quale non sembrava comunque essere scoccata la scintilla - quanto delle ripercussioni che la sua decisione avrà sui prossimi obiettivi del MIUR, uno su tutti quello di completare le 50.000 assunzioni previste dal Decreto Scuola.

I docenti precari, così come coloro che aspirano a diventare insegnanti, infatti, attendono con ansia la pubblicazione dei bandi di concorso per la scuola secondaria previsti dal Decreto Scuola, grazie ai quali verranno stabilizzati circa 50.000 insegnanti nei prossimi anni.

I bandi di concorso sono attesi a febbraio, tuttavia la decisione di Fioramonti potrebbe portare ad un piccolo slittamento della pubblicazione.

Concorsi Scuola: cosa cambia con le dimissioni di Fioramonti?

Le dimissioni di Fioramonti potrebbero avere conseguenze esclusivamente sulle tempistiche dei concorsi scuola attesi nei prossimi mesi. Non ci saranno infatti novità riguardo alle modalità con cui verranno effettuate le selezioni, dal momento che è il Decreto Scuola - ormai convertito in legge grazie al via libera del Senato, arrivato con 160 voti favorevoli (e 121 contrari) - ad intervenire in tal senso.

Confermati, quindi, entrambi i concorsi scuola, sia quello straordinario - riservato a coloro che hanno maturato almeno 3 anni di servizio nelle scuole - che quello ordinario - a cui potranno partecipare i laureati in possesso dei 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche - i quali si terranno regolarmente nel 2020.

Semmai potrebbe esserci uno slittamento della data di pubblicazione dei bandi, dal momento che il nuovo Ministro dell’Istruzione avrà bisogno di tempo per valutare il tutto. I tempi potrebbero comunque essere piuttosto ristretti visto che a diventare Ministro sarà qualcuno già interno al MIUR, ossia Lucia Azzolina che con Fioramonti ha ricoperto il ruolo di Sottosegretario.

Uno slittamento non comporterebbe alcun problema per il concorso scuola ordinario, dal momento che in ogni caso non si potrebbero utilizzare le graduatorie di merito per le assunzioni nell’a.s. 2020-2021 visto il tempo necessario per completare tutte le procedure. Discorso differente per il concorso straordinario che secondo le intenzioni dichiarate dal Ministro Fioramonti sarebbe dovuto servire già per le assunzioni nel prossimo anno scolastico.

Affinché questo obiettivo venga raggiunto, però, è importante che il bando venga pubblicato il prima possibile: tutto dipenderà dal nuovo Ministro dell’Istruzione, dal quale dipende anche l’uscita del bando per il concorso nella scuola dell’infanzia e primaria, fermo da tempo negli uffici di Viale Trastevere.

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