Richieste che arrivano dal vicepresidente Stirpe: “Ci era stato detto essere solo misura emergenziale”
Confindustria chiede uno stop al blocco dei licenziamenti. Una richiesta che arriva dalle parole del vicepresidente, Maurizio Stirpe, dal palco del convegno odierno dedicato ai giovani imprenditori.
In netto contrasto con la sua interlocutrice, ovvero la leader della Cisl Annamaria Furlan, il numero due di Confindustria ha evidenziato la speranza che le recenti parole di Stefano Patuanelli relative alla misura si concretizzino il prima possibile.
Il riferimento va a uno degli ultimi interventi del ministro dello Sviluppo Economico del governo Conte, che ha confermato la fine del blocco dei licenziamenti con il termine del 2020 e assicurato al contempo la tenuta della cassa integrazione, anche se entro certi limiti.
Stirpe ha sottolineato che la misura era stata pensata e predisposta come emergenziale, e per questo sollecita un cambio di rotta il più rapido possibile chiamando in causa proprio Patuanelli:
“Ci aspettiamo che alle parole di Patuanelli sui licenziamenti seguano i fatti. Il divieto di licenziare era stato detto essere una misura emergenziale. In questo momento non vogliamo nessuna cassa Covid, vogliamo piuttosto poter utilizzare la cassa integrazione ordinaria ma senza più divieto di licenziamento”.
Confindustria chiede stop a blocco licenziamenti
A fare da contraltare alle dichiarazioni del vicepresidente di Confindustria Maurizio Stirpe c’era la segretaria generale della CISL Annamaria Furlan, che ha invece etichettato l’eventuale stop al blocco licenziamenti come “un disastro sociale”:
“In questo momento la fine dello stop ai licenziamenti porterebbe al disastro sociale; la pandemia avanza, si fa crescente la preoccupazione su posti lavoro, e come se niente fosse noi parliamo di sblocco dei licenziamenti? Se qualcuno vuole un disastro sociale, questo è il modo giusto per arrivarci”.
Ma per Stirpe una proroga non è in alcun modo da contemplare, e da questo punto di vista devono far fede le «promesse» del ministro Patuanelli di una fine del blocco che corrisponderebbe alla fine dell’anno.
Dallo stesso palco è poi intervenuta anche la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, che non ha nascosto la durezza della misura per le realtà aziendali italiane, ma ha raccomandato prudenza in vista delle prossime decisioni a riguardo:
“Capisco che il blocco dei licenziamenti è stata una misura molto dura, molto pesante, ma ora tutto dipende da cosa avverrà in futuro. Se riusciremo a gestire in sicurezza i luoghi di lavoro - e credo che stiamo riuscendo a farlo - solo nel caso in cui si utilizzi la cassa Covid avrebbe senso un blocco”.
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