Conosci la regola dei 5 minuti per evitare attacchi informatici al tuo telefono?

Pasquale Conte

5 Febbraio 2025 - 05:35

Gli attacchi informatici sono ormai all’ordine del giorno, ma c’è un trucco per evitarli. Ecco cos’è la regola dei 5 minuti per difendere il tuo telefono.

Conosci la regola dei 5 minuti per evitare attacchi informatici al tuo telefono?

Attacchi hacker, tentativi di phishing, spyware pericolosissimi e chi più ne ha più ne metta: le truffe online sono diventate una costante sul web. Si tratta di un problema sempre più diffuso e da cui nessuno è esente, nemmeno l’utente con pochi euro sul conto personale. Motivo per il quale, è sempre bene rimanere informati sulle nuove tendenze dei cybercriminali e su possibili manovre messe in atto da gruppi di malintenzionati.

Da tempo ricercatori specializzati in cybersecurity e aziende proprietarie di app e piattaforme stanno mettendo in guardia i consumatori. Segnalando per tempo possibili minacce e fornendo consigli utili su come evitare di cadere nelle trappole studiate dagli hacker. Ma nonostante questo, sono migliaia le nuove vittime che rischiano conseguenze molto pesanti.

Come fare dunque per proteggersi in maniera definitiva? C’è chi si affida agli antivirus o alle VPN, chi punta sulla prevenzione, chi evita di scaricare app potenzialmente infette. Ma se non dovesse bastare, c’è una tecnica che sta prendendo piede e che potrebbe rappresentare un’arma assai potente nella lotta alla cybercriminalità: la regola dei 5 minuti. Sai di cosa si tratta?

Cos’è la regola dei 5 minuti

A parlarne per la prima volta non è stata una società di sicurezza online, e nemmeno utenti esperti del settore: si è mosso in prima linea il Primo Ministro dell’Australia Anthony Albanese. Che, sin dal suo insediamento tra i ranghi alti del Governo, ha voluto affrontare di petto il problema della sicurezza in rete.

In che modo? Raccontando quella che per lui è una delle tecniche più efficaci in assoluto per evitare che i propri dati finiscano nelle mani dei malintenzionati. Ossia la regola dei 5 minuti, un trucco tanto semplice da applicare quanto potenzialmente decisivo per sfuggire a problemi di ogni sorta.

Tutto quello che bisogna fare è spegnere il proprio telefono per cinque minuti, ogni giorno. Questo perché se il dispositivo è spento, per gli hacker diventa impossibile bypassare i sistemi di sicurezza e accedere ai dati archiviati.

Riavviare lo smartphone ogni settimana

Non è la prima volta che enti governativi si sono espressi sul tema. Qualche anno fa, ci pensò la National Security Agency (NSA) degli Stati Uniti ad intervenire in maniera piuttosto simile. Con un’altra tecnica basilare ma dai risultati garantiti: riavviare il telefono almeno una volta a settimana. O ancor meglio, ogni sera prima di andare a letto.

Con un semplice reset del proprio dispositivo, infatti, vengono eliminati in automatico tutti i dati temporanei come la cache e la cronologia d’utilizzo delle app installate. E non solo, perché spesso gli attacchi hacker avvengono da remoto e la connessione rimane attiva solo fin quando il telefono colpito rimane acceso. Ecco perché, con un semplice riavvio, è possibile mettere a dura prova l’operato dei cybercriminali che hanno preso di mira i dati sensibili e personali.

Restano comunque valide e altamente consigliate tutte le altre tecniche di cui si parla da ormai diversi anni, alcune delle quali citate poc’anzi. Avere un antivirus installato, utilizzare una VPN e diffidare da app, email e messaggi sospetti sono tra le tecniche più efficaci per non dover affrontare problemi in futuro.

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