Conservazione fatture elettroniche, il portale Fatture e Corrispettivi dell’Agenzia delle Entrate non funziona da ieri, nonostante la scadenza sia oggi 10 marzo 2021. Solleva il problema, dopo l’inascoltata richiesta di una proroga, l’ANC con il comunicato stampa odierno congiunto con SIC – UNAGRACO – UNICO.
Le difficoltà sembrano non finire mai: la scadenza per l’adempimento relativo alla conservazione delle fatture elettroniche del 2019 è per oggi 10 marzo 2021.
La proroga, richiesta dalle associazioni di categoria, non solo non è arrivata, ma si è aggiunta un altro problema: il portale dell’Agenzia delle Entrate non funziona.
La questione viene sollevata dall’ANC, l’Associazione Nazionale Commercialisti, insieme a SIC – UNAGRACO – UNICO, che con il comunicato stampa del 10 marzo sottolineano come una procedura già di per sé farraginosa venga ulteriormente complicata dai disservizi delle Entrate.
Conservazione fatture elettroniche: la scadenza è oggi ma il portale delle Entrate non funziona
L’obbligo di conservazione delle fatture elettroniche è regolamentato dal decreto Ministeriale del 17 giugno 2014, relativo alle “Modalità di assolvimento degli obblighi fiscali relativi ai documenti informatici ed alla loro riproduzione su diversi tipi di supporto”.
L’articolo 2 prevede che, a fini tributari, è necessario rispettare le regole tecniche del CAD, Codice dell’Amministrazione Digitale e dell’articolo 21, comma 3 del DPR n. 633/1972. In materia di conservazione delle fatture elettroniche è necessario che il soggetto passivo assicuri l’autenticità dell’origine, l’integrità del contenuto e la leggibilità della fattura.
L’adempimento per le fatture ricevute ed emesse nel 2019 è in scadenza proprio oggi 10 marzo 2021, e come sottolinea il comunicato stampa dell’ANC si sta rivelando “ancor più problematico del previsto” per imprese e professionisti.
Il motivo? Il portale Fatture e Corrispettivi, quindi quello messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, non funziona.
Si legge nel comunicato stampa congiunto:
“Ci giungono infatti numerose segnalazioni del malfunzionamento del portale Fatture e Corrispettivi dell’Agenzia delle Entrate che da ieri è soggetto a continui blocchi, che sembrerebbero dovuti ad aggiornamenti in corso, rendendo oltremodo difficoltoso il caricamento in conservazione sostitutiva delle fatture.”
Dura la risposta dei Commercialisti:
“Abbiamo denunciato la farraginosità di una procedura che può dover comportare il caricamento manuale delle fatture con limiti agli invii giornalieri e al numero di documenti, i quali comunque sono già in possesso dell’Agenzia delle Entrate, e abbiamo chiesto con urgenza un provvedimento di proroga che spostasse, così come avvenuto per il servizio di consultazione fatture elettroniche, il termine di oggi, senza dover costringere i professionisti e le imprese ad una corsa contro il tempo per riuscire a rispettare la scadenza.”
L’epopea dell’obbligo di conservazione di fattura elettronica va avanti da anni: gli addetti ai lavori denunciano un sistema complicato e privo di logica -considerando che, appunto, si tratta di dati che sono già in mano all’Agenzia delle Entrate. Ma oltre al danno/adempimento (che va ad aggiungersi a tutti gli altri) c’è anche la beffa: i continui crash del portale dell’Amministrazione Finanziaria.
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Arresi davanti all’inesorabile obbligo, i commercialisti avevano chiesto, con il comunicato congiunto di ANC – SIC – UNAGRACO – UNICO dell’8 marzo, una proroga della scadenza.
Richiesta che è rimasta palesemente inascoltata:
“Non solo le richieste delle Associazioni di categoria per il rinvio dell’adempimento sono rimaste inascoltate ma l’Amministrazione Finanziaria non si cura neppure di assicurare il regolare funzionamento delle procedure, in mancanza del quale evidentemente i contribuenti non sono messi nella condizione di poter adempiere alla scadenza, ma probabilmente questo aspetto per l’Amministrazione Finanziaria ha poca importanza.
A poche ore dalla scadenza sono intollerabili i disservizi dell’Agenzia delle Entrate ed è anche a seguito di questa condizione che al Governo chiediamo di accogliere le nostre istanze, prevedendo con urgenza la proroga dell’adempimento, ma anche un intervento finalizzato a superare le criticità delle procedure.”
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