L’ex ministro degli Affari europei Paolo Savona prende prende il posto di Anna Genovese alla presidenza della Consob
Paolo Savona è il nuovo Presidente della Consob.
L’ex ministro degli Affari europei prende il posto di Anna Genovese, così come stabilito in mattinata durante la riunione romana della Commissione.
Una mossa che permette alla Consob di tornare a quota 5 membri ai vertici, come specificato nella stessa nota a commento della circostanza.
Anna Genovese, che fino a ieri copriva il ruolo di Presidente vicario, torna commissario, insieme a Paolo Ciocca, Carmine Di Noia e Giuseppe Maria Berruti.
Consob, è Savona il nuovo Presidente
Savona subentra ad Anna Genovese, che proprio in virtù della sua maggiore anzianità in Commissione svolgeva dal 14 settembre del 2018 le funzioni di Presidente vicario.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aveva già firmato il decreto di nomina a inizio mese, mentre solo stamattina il provvedimento è passato alla fase di registrazione da parte della Corte dei Conti.
L’ex ministro degli Affari europei si è detto intenzionato a proseguire con le linee già tracciate in passato, anche se un’apertura sempre maggiore nei confronti del digitale, da AI alla blockchain, sembra più che ipotizzabile.
Il mese scorso Savona aveva infatti prefigurato la creazione di un gruppo di lavoro allo scopo di “studiare l’uso dell’intelligenza artificiale nella gestione delle informazioni ricevute e raccolte, del processo decisionale interno e dell’attività ispettiva, per oggettivizzare queste operazioni”.
In più, aveva parlato di un ampliamento “nella catena blockchain”, al fine di “pervenire alla piena trasparenza del processo decisionale”.
Savona aveva negato con forza una rivoluzione in arrivo dalla sua gestione, annunciando un lavoro di gruppo volto a migliorare nel tempo senza stravolgimenti di nessun tipo:
“Non è che arriva un dittatore che crea una rivoluzione e paralizza tutto. Non è nel mio carattere, non è nella mia tradizione. Non ci sarà nessuna rivoluzione dell’attività ordinaria”.
Ma per Luciano D’Alfonso, capogruppo Pd nella commissione Finanze, la nomina di Savona costituisce un chiaro caso di conflitto d’interessi, visto il precedente incarico di ministro degli Affari europei e il suo ruolo nel fondo Euklid.
Per questi motivi, è stato presentato un esposto all’Agcm e all’Agcom, rispettivamente Autorità garante della concorrenza e del mercato e Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.
Ma è stato lo stesso Savona, in fase di insediamento, a dichiarare di non essere incompatibile con l’incarico appena assunto, e a confermare la non sussistenza di nessun conflitto d’interessi.
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