Giuseppe Conte sempre più nel mirino delle critiche dell’opposizione in questo momento cruciale per l’Italia. La gestione della crisi del Governo proprio non piace a Salvini e Meloni. Il presidente del Consiglio, però, propone un patto per ripartire insieme, in 3 punti
L’Italia - e il Governo - stanno vivendo un momento cruciale, tra prove di ripartenza dalla profonda crisi economico-sociale e forti tensioni all’interno della maggioranza e con le opposizioni.
Si rischia una esasperazione sociale, questo il messaggio che arriva da più parti. Giuseppe Conte ne è consapevole, pressato dagli alleati Italia Viva e Movimento 5 Stelle (l’ultima vicenda della sfiducia Bonafede lo testimonia) e bersagliato dalle critiche soprattutto da Salvini e Meloni.
Per ripartire con uno spirito unitario, il Presidente del Consiglio ha proposto tre grandi temi sui quali lavorare insieme alle opposizioni. In un’intervista rilasciata al Foglio ha spiegato i 3 punti.
Conte all’opposizione: ripartiamo da 3 punti
Costruire un’Italia più attraente: questo è l’obiettivo di Conte. Rispondendo alle domande del quotidiano, il presidente del Consiglio non ha nascosto la necessità di riformare importanti settori del Paese, affinché diventi davvero un’attrazione di investimenti.
Dal diritto societario alla burocrazia, passando per la giustizia e la sanità, fino al sistema fiscale: la nazione ha bisogno di cambiamenti e il Governo è chiamato a intervenire. Come, ha sostenuto Conte, sta facendo con i decreti di queste settimane, soprattutto con il decreto Rilancio.
Richiamare alla responsabilità anche i partiti all’opposizione, però, è fondamentale per dare nuovo slancio all’Italia. Per questo, il primo ministro ha lanciato una proposta: lavorare tutti insieme almeno su 3 punti.
1. Giustizia e processi
Un tema caldo come non mai, che ha visto coinvolto il ministro Bonafede in ben 2 mozioni di sfiducia. Anche se le questioni contestate erano prettamente legate a contingenze e ad alcuni atteggiamenti personali del Guardasigilli, la questione giustizia resta in primo piano.
Conte, dunque, ha ribadito la necessità di intevenire, con tutti i partiti, per “accelerare i tempi dei processi”, introducendo riforme e nuove norme adeguate.
Il sistema della giustizia, ha specificato il presidente del Consiglio, deve “essere più efficace”, dal penale al civile fino ai processi tributari.
Su questo complesso tema, quindi, si potrebbe ripartire con l’opposizione.
2. Riforma per la semplificazione
L’ha già annunciata il presidente del Consiglio nella sua ultima conferenza stampa per la presentazione del decreto Rilancio: la riforma per la semplificazione.
La burocrazia è un ostacolo endemico all’efficienza del sistema Italia e per questo occorre intervenire con riforme profonde. Un tema, quest’ultimo, molto caro anche a Salvini e Meloni, che da tempo invocano a gran voce l’eliminazione del farraginoso meccanismo burocratico italiano.
3. Investire in capitale umano, scuola, sanità
Insieme ai partiti di opposizione, infine, si può lavorare per favorire la crescita di sanità, scuola, ricerca. Questo è l’ultimo punto che ha proposto Conte nel suo piano condiviso con tutti i partiti.
Le linee guida sono state così spiegate:
“Potenziamento del sistema e di tutto il personale sanitario, ma soprattutto agli investimenti nella scuola, nell’università, nella ricerca. Capitale umano, ricerca e innovazione saranno le leve fondamentali su cui il paese deve puntare per rinascere”
Propositi, quindi, di collaborazione per una visione ampia dell’Italia del futuro: questa la proposta di Conte. La concretizzazione reale dei 3 punti insieme a Salvini, Meloni e agli altri esponenti dell’opposizione sarà di certo molto più ardua.
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