Il premier Giuseppe Conte tocca il tema prestiti e chiede che le banche accelerino l’erogazione: “Possono e devono fare di più”
Parole di sollecito, per alcuni persino contenenti un velato rimprovero, quelle pronunciate nei confronti delle banche dal premier Giuseppe Conte, nell’informativa odierna in Parlamento.
In poco più di 3 minuti, il presidente del consiglio ha provato a spronare gli istituiti bancari italiani ad accelerare le erogazioni dei prestiti laddove possibile, così da agevolare cittadini e imprese in un momento di difficoltà:
“Sento la sofferenza che cresce e avverto le inquietudini di tutti i cittadini; ne usciremo tutti quanti e in fretta se ciascuno farà la sua parte. Il sistema bancario - che pure sta offrendo la sua collaborazione - può e deve fare di più, in particolare per accelerare le procedure atte a garantire i prestiti coperti dalla garanzia pubblica”,
ha dichiarato Conte.
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Conte duro sulle banche: “Devono fare di più”
Interrotto diverse volte da parole di disapprovazione, il premier ha evidenziato la sua vicinanza a cittadini e aziende sofferenti.
Ha quindi ricordato a tutti gli istituti bancari come le norme contenute nel decreto legge liquidità consentano, nel caso di richieste fino ai 25mila euro, “di erogare prestiti garantiti nel giro di 24 ore”.
Solo in alcuni casi queste tempistiche sono state rispettate, ma sono molte - troppe, nota Conte - le persone pronte a segnalare che nella maggior parte dei casi questo non sta avvenendo:
“È essenziale che le banche riescano ad allinearsi alle pratiche più efficienti, assicurando la liquidità garantita nei tempi più rapidi. Non possiamo tollerare che le imprese si sentano private delle necessarie risorse per ripartire”.
Parole che hanno scatenato diversi cori di disapprovazione in aula, in prevalenza di chi - specie tra i banchi della Lega - crede che quei ritardi siano da imputare al governo stesso e non alle banche.
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