Rinnovo contratto Pubblica Amministrazione: il Governo vuole raggiungere un accordo al più presto, ma i sindacati non sono ancora convinti.
Rinnovo del contratto: il 2020 dovrebbe essere l’anno in cui Governo e sindacati siederanno intorno al tavolo di concertazione con l’obiettivo di raggiungere un accordo condiviso riguardo agli aspetti economici e normativi del contratto per il triennio 2019-2021.
Il condizionale è d’obbligo: non è affatto detto che, alla pari di quanto successo nella precedente stagione contrattuale, l’accordo non possa arrivare solo nell’ultimo anno a disposizione, ossia nel 2021. D’altronde le difficoltà non mancano e per questo ci vorrà molto tempo per portare a termine la trattativa.
Il problema principale è dato dalle poche risorse a disposizione: la Legge di Bilancio 2020, pur intervenendo in tal senso, non colma il divario con le aspettative del personale della Pubblica Amministrazione che spera in un aumento di stipendio di molto superiore a quello riconosciuto con il rinnovo del 2018 (pari ad 85,00€ medi e lordi).
Ad esempio per il personale della Scuola si parlava di aumenti a tre cifre, obiettivo però non raggiungibile a causa delle poche risorse stanziate nella manovra finanziaria (motivo per cui il Ministro dell’Istruzione ha rassegnato le dimissioni).
Difficilmente i sindacati firmeranno un accordo che non li soddisfa a pieno (salva comunque la possibilità che il Governo proceda al rinnovo senza il consenso delle parti sociali); ed è per questo che potrebbe esserci un rinvio al 2021, con la possibilità che la Legge di Bilancio del prossimo anno possa incrementare le risorse previste.
Ad oggi, volendo parlare di percentuali, c’è un 50% di possibilità che il rinnovo del contratto possa arrivare già nel 2020 e altrettante per un rinvio nel 2021. A tal proposito vediamo, qualora l’accordo arrivi già nei prossimi mesi, quale potrebbe essere la cifra prevista per l’aumento di stipendio.
Rinnovo contratto Pubblica Amministrazione: l’offerta del Governo
C’è da dire che da parte del Governo sembra esserci tutta l’intenzione di sottoscrivere l’accordo per il rinnovo già il prossimo anno. Restano però da convincere i sindacati che non sono rimasti soddisfatti dell’ultimo vertice tenutosi a Palazzo Chigi (in data 9 dicembre 2019).
In quell’occasione, infatti, il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha annunciato un incremento delle risorse di altri 100 milioni di euro per il 2020, più altri 200 milioni per il 2021. In questo caso lo stanziamento complessivo sarebbe di 3 miliardi e 375 milioni di euro, una cifra però insufficiente per soddisfare le richieste delle parti sociali.
Queste, infatti, chiedono un aumento medio e lordo di almeno 120 euro al mese (così che lo stipendio possa recuperare tutto il potere d’acquisto perso in questi anni); obiettivo che oggi è difficilmente raggiungibile visto che - come spiegato recentemente dal Ministro della Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone - con le risorse messe in campo si arriverà a 96 euro medi e lordi (che è comunque di più di quanto previsto nell’ultima stagione contrattuale).
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