Evasione fiscale internazionale, Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza hanno firmato il 21 luglio 2020 il provvedimento congiunto con cui si stabiliscono modalità e tempistiche dei controlli: nel mirino le operazioni con l’estero con importi pari o superiori a 15.000 euro.
Evasione fiscale internazionale, Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza firmano il provvedimento congiunto che regola i futuri controlli.
Lo scopo del provvedimento è contrastare i fenomeni di illecito trasferimento e detenzione di attività economiche e finanziarie all’estero: i controlli scatteranno nel con operazioni di importo pari o superiore a 15.000 euro.
Il provvedimento congiunto sostituisce il precedente del 2014, e disciplina anche le modalità tecniche di trasmissione e ricezione delle richieste e delle relative risposte. Le nuove regole disposte dal provvedimento entreranno in vigore dal 1° ottobre 2020.
Evasione fiscale internazionale: ecco il piano di controlli di Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza
La lotta all’evasione continua imperterrita e si svolge non solo sul campo nazionale, ma si estende all’estero: è questo l’obiettivo del provvedimento congiunto del 21 luglio 2020 tra Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza.
Il provvedimento vede in prima linea il Settore Contrasto Illeciti dell’Agenzia delle Entrate e i Reparti Speciali della Guardia di Finanza impegnati nel monitoraggio fiscale delle operazioni con l’estero con importi pari o superiori a 15.000 euro.
Il provvedimento stabilisce quindi regole, modalità e tempi per richiedere agli intermediari e agli operatori finanziari i dati relativi alle operazioni finanzarie dagli importi sopra descritti, anche per masse di contribuenti e operatori con l’obbligo di adempimenti antiriciclaggio.
Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza potranno richiedere le informazioni sulle operazioni all’estero a banche, poste, fiduciarie e tutti le tipologie di intermediari finanziati, che dovranno comunicare all’Anagrafe Tributaria su quale indirizzo PEC intendono ricevere la notidica delle richieste.
La somma “soglia” di 15.000 euro è valida sia che si tratti di una singola operazione che di più operazioni tra di loro collegate. Gli intermediari finanziari hanno già l’obbligo di registrazione di tali operazioni, mentre gli altri operatori finanziari saranno invitati a fornire chiarimenti non solo sui movimenti, ma anche sui titolari degli stessi.
Evasione fiscale internazionale, controlli di Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza: tempi e modalità
Dalla data di ricezione della richiesta da parte dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza, gli intermediari finanziari avranno 30 giorni di tempo per portare a termine l’adempimento.
Gli altri operatori finanziari avranno, invece, 15 giorni di tempo dalla data di ricezione della richiesta.
I termini per la risposta possono essere prorogati, su richiesta di intermediari e operatori finanziari, per massimo 20 giorni dal capo divisione Contribuenti dell’Agenzia delle Entrate o dal Comandante dei Reparti Speciali della Guardia di Finanza.
Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza tratteranno i dati trasmessi nel rispetto delle normativa vigente in materia di privacy. Tali informazioni verranno archiviate nell’apposita banca dati delle indagini finanziarie.
Le richieste, così come le risposte, avverranno solo in via telematica, a partire dal 1° ottobre 2020.
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