Il prezzo di Intesa Sanpaolo sale su livelli massimi dal 2008 dopo la pubblicazione dei risultati finanziari. Per alcuni analisti possibile un ulteriore allungo dell’11%.
Conviene comprare azioni Intesa Sanpaolo dopo la trimestrale? La banca guidata da Carlo Messina ha superato le aspettative con una crescita degli utili del 12,9% nel primo semestre del 2024, raggiungendo 4,77 miliardi di euro. Solo nel secondo trimestre, l’utile netto è stato di 2,47 miliardi, superiore ai 2,3 miliardi previsti dagli analisti. Questi risultati hanno portato il titolo a un aumento del 2% in borsa.
L’ad ha dichiarato che la banca è la prima nell’Eurozona per il rapporto tra commissioni e attività assicurativa rispetto ai ricavi. Inoltre, Intesa Sanpaolo ha migliorato le previsioni di utile netto per il 2024 e il 2025, stimandole superiori a 8,5 miliardi di euro.
Gli analisti di Equita sono ottimisti, prevedendo un forte contributo dalle commissioni anche nei prossimi trimestri. Equita si aspetta che il margine d’interesse cresca dell’8% su base annuale e che le commissioni aumentino del 4%. In generale, ritengono che Intesa Sanpaolo confermerà la sua guidance per il 2024, con un utile netto superiore agli 8 miliardi di euro, ribadendo il giudizio “buy” con un target price di 4 euro.
Mediobanca Research mantiene un approccio più cauto, con un giudizio “neutral” e un target price di 3,50 euro. Sebbene riconosca che i risultati della trimestrale potrebbero superare il consenso, sottolinea il limitato margine di rialzo del rendimento del capitale.
Barclays ha invece aumentato marginalmente il target price a 4,20 euro, mantenendo un rating “overweight”. Gli esperti sottolineano che la diversificazione delle entrate di Intesa Sanpaolo potrebbe portare a una crescita dei ricavi superiore alle attese. Inoltre, la solidità del bilancio permette una generosa remunerazione agli azionisti.
Le ultime notizie confermano questa prospettiva positiva: Eurizon Capital, società di gestione del risparmio di Intesa Sanpaolo, ha firmato un accordo con Eurobank per sviluppare il risparmio gestito in Grecia. Questo accordo potrebbe non avere impatti materiali immediati, ma rafforza la strategia di espansione internazionale di Intesa Sanpaolo.
Intesa Sanpaolo: strategie operative con i Turbo Certificates di UniCredit
Intesa Sanpaolo si spinge sul livello piùn alto dal 2008 a 3,79 euro, superando i massimi toccati a maggio, a 3,769 euro. Il fatto che i principali oscillatori grafici non siano nuovamente sconfinati nella zona di eccesso (ipercomprato) suggerisce che i prezzi potrebbero salire ulteriormente, in direzione di 4 euro almeno. Discese sotto 3,65 potrebbero invece anticipare l’avvio di una correzione verso 3,52-3,53, per il test della trend line che sale dai minimi dello scorso ottobre.
Per operare long su Intesa Sanpaolo potrebbe aver senso utilizzare un certificato Turbo Open End di Unicredit con ISIN DE000HD3YYH6. Il certificato ha come sottostante Intesa Sanpaolo e presenta una barriera distante attualmente il 19,16%.
Per operare Short, invece, potrebbe essere appropriato utilizzare il certificato Turbo Open End Short di Unicredit con ISIN DE000HD7CTW2, avente una barriera distante il 11,06% come sottostante Intesa Sanpaolo.
Ricordiamo che tale barriera corrisponde a un vero e proprio stop loss, intrinseco nel prodotto, toccato il quale si genera automaticamente la chiusura della posizione.
I certificati Turbo Open End di Unicredit, inoltre, eliminano il problema del limite temporale dall’investimento senza però mantenere la presenza del fastidioso effetto compounding. Sono comunque strumenti finanziari complessi: per le operazioni di trading resta importante settare uno stop loss sulla base delle proprie esigenze e delle giuste regole di money management.
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