Le dinamiche inflazionistiche e geopolitiche rafforzano oro e argento, con l’argento sottovalutato rispetto all’oro e favorito da un Gold-Silver Ratio storicamente alto.
L’oro, considerato da sempre un bene rifugio, ha già raggiunto nuovi massimi storici nel 2024, con un picco di 2.790 dollari per oncia troy in ottobre. Secondo alcuni analisti questo risultato segna l’inizio di un mercato rialzista di lungo termine, sostenuto da una serie di fattori macroeconomici che ne alimentano il potenziale di crescita.
Nel corso del 2024, l’oro ha superato le aspettative, chiudendo l’anno con un incremento di almeno il 20% in USD. Tale crescita è stata accompagnata da una performance ancora migliore dei titoli minerari, che hanno sovraperformato la materia prima.
Gli osservatori più attenti ritengono che l’ottimismo sulla capacità del governo Trump di contenere il debito federale sia mal riposto, considerando anche che la storia recente mostra un andamento continuo di crescita del debito pubblico e dell’offerta di moneta, indipendentemente dall’orientamento politico del governo in carica. [...]
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