Coronavirus, fino a 100 morti al giorno tra 2 settimane: la previsione dell’epidemiologo

Martino Grassi

14 Ottobre 2020 - 10:24

Il numero di decessi giornaliero causati dal coronavirus potrebbe raggiungere quota 100 secondo un noto epidemiologo dell’Istituto Superiore di Sanità.

Coronavirus, fino a 100 morti al giorno tra 2 settimane: la previsione dell’epidemiologo

Non si arresta l’impennata di nuovi contagi in Italia, tanto che ieri ha quasi sfiorato quota 6.000. Ma adesso a spaventare sono il numero dei ricoveri, ma soprattutto dei decessi che potrebbero salire a 100 al giorno in sole due settimane.

La drammatica previsione è di Patrizio Pezzotti epidemiologo dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), nonché l’esperto che aggiorna il rapporto mensile sul tasso di mortalità legato al coronavirus nel nostro Paese.

Fino a 100 morti al giorno tra due settimane

Per l’esperto non ci sono dubbi: “A breve i morti saranno 100 al giorno. Secondo Pezzotti infatti tra la comparsa dei primi sintomi e il decesso solitamente intercorrono due settimane, “perciò le oltre 40 vittime che contiamo oggi sono quelle che si sono ammalate quando avevamo poco più di 1600 contagi al giorno. Ora, con quasi seimila contagi in un giorno e con il nostro tasso di letalità, la curva dei decessi tra un paio di settimane è destinata a sfiorare le tre cifre”, precisa l’esperto nel corso di un’intervista per La Stampa.

Dall’inizio di ottobre infatti la curva dei decessi ha iniziato a salire in modo drastico, ma soprattutto veloce, tanto che all’inizio del mese, il 5 di ottobre si sono registrati solamente 14 decessi che sono arrivati a 39 solamente due giorni fa e ieri si sono attestati a 41, con un numero di nuove infezioni che è schizzato a 5.901, quasi come durante la fase acuta dell’epidemia.

Ospedali a rischio collasso

Oltre al crescente tasso di mortalità anche i casi che necessitano di una terapia ospedaliera stanno aumentando e il sistema sanitario potrebbe essere messo di nuovo in ginocchio proprio come negli scorsi mese. Attualmente i casi COVID ricoverati nelle corsie italiane sono triplicati nelle ultime tre settimane.

I dati di ieri riportano 255 nuovi ricoverati nei reparti di medicina e 62 in terapia intensiva, che portano il numero di posti occupati a oltre 5.000 nel caso della medicina e 514 nel caso della terapia intensiva. L’emergenza posti letto per il momento si fa sentire soprattutto in Campania, dove il governatore De Luca ha più volte paventato la possibilità di un nuovo lockdown regionale.

Secondo Carlo Palermo, medico e segretario nazionale dell’Anaao, un sindacato dei medici ospedalieri: “Se dovessimo assistere a un aumento esponenziale dei casi come sta accadendo in altri Paesi europei, il nostro sistema ospedaliero può tenere altri due mesi al massimo.

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