Coronavirus, Conte: 7,5 miliardi a famiglie e imprese

Marco Ciotola

05/03/2020

Il sostegno alle famiglie è l’aspetto in maggiore evidenza all’interno del secondo decreto economico d’emergenza, in risposta all’epidemia di coronavirus

Coronavirus, Conte: 7,5 miliardi a famiglie e imprese

7,5 miliardi di euro a sostegno di famiglie e imprese coinvolte nell’emergenza coronavirus. È questa la sostanza contenuta nel secondo decreto economico in risposta all’epidemia in corso.

Ad annunciarlo al termine del CdM il premier Giuseppe Conte, che parla di un sostegno dedicato a chiunque sia colpito, e apre all’opposizione invitandola a esprimersi sulle “decisioni più importanti”.

Il fondo - prosegue - serve a fronteggiare un ’emergenza che “non è solo sanitaria, ma anche economica”. Accompagnato dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, Conte specifica che il Governo ha ritenuto necessario assumere questa iniziativa, che richiede anche un passaggio parlamentare.

Uno spostamento rispetto agli obiettivi programmatici di finanza pubblica approvati dal parlamento:

“Riteniamo di dover assumere, in un contesto così emergenziale, misure straordinarie, misure urgenti. Siamo consapevoli della responsabilità che incombe su di noi.”

Coronavirus, Conte: 7,5 miliardi a famiglie e imprese

Nell’introdurre le nuove misure, il premier ha evidenziato con enfasi l’apertura all’opposizione, specificando la sua premura a “distribuire tra tutti ministri presenti una cartella che conteneva anche le proposte che ci sono pervenute in questi giorni da parte delle forze di opposizione”.

Tra queste, presenti anche le proposte di Lega e Fratelli d’Italia. Ad andare più nel dettaglio economico è il ministro Roberto Gualtieri, che divide in quattro diversi punti le misure stabilite:

1 - Quelle a sostegno del sistema sanitario, delle forze dell’ordine e della protezione civile.
2 - Quelle a sostegno di reddito ed occupazione, con spinta sugli ammortizzatori sociali a beneficio di tutti i colpiti.
3 - quelle a sostegno delle aziende, anche quelle al di fuori dei territori dei cosiddetti focolai.
4 - la moratoria dei crediti alle imprese da parte del sistema bancario.

Gualtieri ha parlato di un aggiornamento dovuto degli obiettivi programmatici di finanza pubblica, al fine di fronteggiare l’emergenza sanitaria in corso.

Il ministro ha quindi confermato la lettera indirizzata alla commissione Ue con formale richiesta di scostamento dal rapporto Deficit/Pil previsto in un primo momento, ora quindi passato dallo 0,2 allo 0,3%.

Complessivamente, il governo chiederà di alzare il deficit dello 0,35% sul Pil, pari a 6,3 miliardi di euro. Sarà in ogni caso necessario anche il via libera del parlamento.

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