Non solo Bolsonaro: dalla Bolivia e dal Venezuela, arriva la conferma di altri due importanti leader politici positivi al coronavirus. Intanto peggiora il bilancio dei casi in Sud America.
Altri due politici sono risultati positivi al coronavirus in Sud America. Mentre si assiste a una nuova impennata di casi nel continente americano, vediamo come il virus non stia facendo sconti a nessuno, colpendo anche gli alti vertici della politica.
Così, dopo Bolsonaro, anche due leader di spicco di Bolivia e Venezuela hanno dichiarato di essere positivi al test Covid-19.
Si tratta di Diosdado Cabello, leader del partito socialista venezuelano, e di Jeanine Añez, presidente boliviana, che hanno annunciato su Twitter l’avvenuto contagio.
La notizia è un’ulteriore conferma dell’ampia diffusione dell’epidemia in America Latina, che continua a preoccupare con i suoi 3 milioni di contagiati.
Coronavirus: presidente Bolivia positiva al test
L’annuncio della positività al coronavirus della presidente boliviana è arrivata con un messaggio su Twitter, nel quale Jeanine Añez ha tranquillizzato la popolazione sul suo stato di salute.
Il Governo boliviano ha confermato che almeno sette ministri sono stati contagiati e adesso sono in cura e in isolamento domiciliare.
La Bolivia, una nazione andina di oltre 11,5 milioni di persone, ha registrato più di 42.000 casi di contagio e 1.500 morti, risultando uno dei Paesi gravemente colpiti di tutta l’area.
Contagiato il socialista Cabello
Il leader socialista Diosdado Cabello, politico di spicco del chavismo venezuelano, ha confermato la sua positività al coronavirus, chiarendo di trovarsi già in isolamento e sottoposto ai dovuti trattamenti medici.
Anche Omar Prieto, governatore dello Stato di Zulia, il più colpito dall’epidemia nel Paese, è risultato positivo.
La notizia è giunta in un momento critico per la nazione, proprio per la gestione dell’epidemia. Lo Stato ha registrato oltre 8.000 casi e si teme che il sistema ospedaliero sia prossimo al collasso.
L’opposizione al Governo Maduro, inoltre, contesta la poca chiarezza sui dati epidemiologici, insinuando che i reali numeri su contagi e decessi siano nascosti.
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