Coronavirus, nuovo blocco in Europa, un Paese chiude le frontiere: ecco quale

Martino Grassi

28/08/2020

L’Ungheria ha deciso di chiudere le proprie frontiere a partire dal primo settembre per fronteggiare l’impennata di infezioni. Tutti gli Stati esteri saranno considerati zona rossa.

Coronavirus, nuovo blocco in Europa, un Paese chiude le frontiere: ecco quale

L’Ungheria ha annunciato che chiuderà le proprie frontiere a partire dal primo settembre per fronteggiare l’impennata di contagi che si sta registrando nel Paese, ma anche in Europa, una misura drastica per affrontare l’epidemia ed evitare una possibile seconda ondata nello Stato.

Continua a spaventare il coronavirus in tutto il vecchio continente, e adesso alcuni Paesi hanno iniziato a pensare a delle strategie locali per difendersi, nonostante dall’Europa fosse arrivato l’invito di non chiudere le frontiere e di attuare delle misure coordinate tra gli Stati membri.

Coronavirus, l’Ungheria chiude le frontiere

Il provvedimento voluto dal Governo ungherese verrà introdotto per far fronte l’aumento dei contagi degli ultimi giorni, ha annunciato il vice premier Gergely Gulyas dopo una riunione con il Governo. Nello specifico la disposizione vieterà ai cittadini stranieri di accedere nel Paese salvo alcune eccezioni ancora da precisare.

I cittadini ungheresi che vorranno fare rientro nel proprio Paese dovranno presentare due tamponi negativi e svolgere una quarantena obbligatoria. Secondo il vice premier l’incremento dei casi è da collegarsi direttamente alle infezioni provenienti dall’estero, ed in modo particolare agli ungheresi che rientrano dalle vacanze e ai viaggiatori in genere. Per Budapest dunque, a partire dal 1 settembre tutti gli altri Stati saranno considerati zona rossa.

Intanto hanno preso il via anche le trattative con la UEFA, per stabilire il modo in cui organizzare la finale di supercoppa tra il Bayer Monaco e il Siviglia che sarebbe dovuta essere ospitata nello stadio di Budapest tra due settimane, con la presenza di 20.000 spettatori, a fronte dei 68.000 posti a disposizione nello stadio. Si tratta della prima partita in cui saranno ammessi gli spettatori da quando sono scattati i divieti, e con molta probabilità i tifosi verranno prelevati dall’aeroporto e riaccompagnati direttamente allo scalo al termine della partita.

La reazione dei leader europei

La scelta attuata dal Governo ungherese non è piaciuta a molti leader europei, primo fra tutti il premier francese Emmanuel Macron, secondo il quale chiudere i propri confini sarebbe controproducente e soprattutto inefficace nella lotta contro il virus e la sua diffusione, non ha alcun senso. Bisogna piuttosto avere una metodologia comune per definire le zone di circolazione attiva e per trattarle in seno a ogni Paese”.

Nel mentre però anche l’Inghilterra ha deciso di imporre la quarantena per i viaggiatori che rientrano dalla Svizzera, Repubblica Ceca, e Giamaica, mentre la Germania ha sconsigliato ai propri cittadini di viaggiare in zone ritenute a rischio se non strettamente necessario. Per la cancelliera Angela Merkel ipotizzare un nuovo blocco degli spostamenti non è una cosa facile, soprattutto all’interno dell’area di Schengen.

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