Coronavirus e banche italiane: l’impatto e le conseguenze dell’epidemia
L’impatto del coronavirus sulle banche italiane ed europee è finito sotto la lente degli analisti.
Questi ultimi hanno assistito inermi al crollo dei mercati che nelle ultime giornate è diventato molto più marcato. Lunedì scorso, solo per fare un esempio, l’azionario mondiale è stato letteralmente trascinato nel baratro e in molti casi gli indici hanno lasciato sul terreno più dell’8%.
Gli istituti di credito non sono stati esentati da questa nuova ondata di scetticismo che ha travolto i mercati, per cui l’impatto del coronavirus sulle banche ha iniziato ad essere attentamente monitorato. L’obiettivo? Scovare tutte le possibili conseguenze del caos sul settore.
Coronavirus e banche: impatto e conseguenze secondo Goldman Sachs
Ad esprimersi sulla questione sono stati di recente gli esperti di Goldman Sachs, secondo cui l’impatto del coronavirus sulle banche riguarderà in particolar modo gli utili cumulati, che dai 2020 al 2023 crolleranno del 7% sul fronte europeo.
Per dirla in altre parole, gli istituti del Vecchio Continente soffriranno conseguenze quantificabili in 30 miliardi di euro in tre anni.
Tra le banche europee più esposte sicuramente quelle con livelli di redditività più bassi, dunque le tedesche, le greche e ovviamente quelle del Belpaese focalizzate però sul mercato nazionale.
Occhio alle banche italiane
Gli utili degli istituti europei scenderanno del 7% nel periodo considerato, ma non andrà certamente meglio a quelli del Belpaese che perderanno il 13%. L’impatto del coronavirus sulle banche italiane (UniCredit, Intesa, Banco BPM, UBI, BPER e MPS quelle considerate) sarà di cinque miliardi di euro.
Scendendo nel dettaglio dell’analisi, gli istituti più piccoli soffriranno in misura ancor più marcata. Nel loro caso la flessione degli utili potrebbe risultare superiore al 25%.
L’epidemia, hanno dichiarato gli analisti di Goldman, durerà più del previsto e si trascinerà dietro diverse conseguenze, tra cui:
- aumento del rischio di credito;
- debolezza dei ricavi;
- calo dei volumi;
- minori margini sui tassi;
- calo delle commissioni;
- stabilità dei costi.
La situazione, hanno fatto notare numerosi osservatori, appare ancora oggi in rapida evoluzione per cui l’impatto del coronavirus sulle banche italiane ed europee continuerà ad essere monitorato giorno dopo giorno.
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