Coronavirus: in Canada Trudeau lancia ultimatum

Marco Ciotola

15/11/2020

Il primo ministro canadese Justin Trudeau invita la popolazione a ridurre al minimo incontri e uscite o il Natale sarà a rischio

Coronavirus: in Canada Trudeau lancia ultimatum

Continua a preoccupare la situazione coronavirus in Canada. Mediamente con un numero di contagi molto più basso rispetto agli scenari americani ed europei, il Paese ha però assistito a un deciso moltiplicarsi dei casi in seguito al giorno del Ringraziamento, lo scorso 12 ottobre.

Secondo governo e diverse figure del sistema sanitario canadese, le tradizionali riunioni di famiglie e amici hanno alimentato un’ondata diffusa di casi, con innalzamento di ricoveri e decessi.

È sulla base di questo ragionamento che i funzionari della sanità pubblica hanno dato un esplicito avvertimento: il sistema sanitario non può gestire un nuovo incremento di positivi simile anche a Natale.

Lo ha confermato lo stesso primo ministro Justin Trudeau, lanciando una sorta di ultimatum alla popolazione, invitata a ridurre al minimo incontri e uscite per non mettere in pericolo le celebrazioni del Natale.

Coronavirus: in Canada Trudeau lancia ultimatum

Il primo ministro Trudeau ha evidenziato che i comportamenti di queste settimane determineranno lo scenario natalizio, raccomandando quindi accortezza a tutti i canadesi, al fine di non rischiare un Natale in solitaria:

“Ridurre al minimo contatti e incontri sarà molto importante, e il nostro atteggiamento nei prossimi giorni e settimane determinerà cosa faremo a Natale”,

ha spiegato Trudeau nel corso di una conferenza stampa.

Secondo Theresa Tam, responsabile della sanità pubblica canadese, a dare una spinta cruciale all’aumento dei contagi sono stati proprio tutti quei momenti di incontri e riunioni, spesso anche casalinghe e familiari:

“In contesti più rilassati come riunioni di famiglia, feste di compleanno e attività ricreative è molto più facile e naturale rilassarsi; questo può voler dire abbassare la guardia e dimenticare le necessarie precauzioni e accortezze”.

Ora però il governo canadese si trova di fronte a un’allerta impossibile da sottovalutare, con il sistema sanitario che potrebbe dover affrontare un raddoppio dei casi in poche settimane se l’andamento dovesse proseguire con i ritmi odierni.

Lo ha sottolineato Adalsteinn Brown, medico e docente dell’Università di Toronto chiamato a collaborare con l’esecutivo canadese nel corso dell’emergenza covid, invitando la popolazione ad aspettarsi ancora aumenti, anche in caso di nuove restrizioni:

“Continueremo a vedere una crescita dei casi, più terapie intensive, più decessi nelle case di cura. Anche con nuove restrizioni, qualora fossero implementate, assisteremo comunque a una crescita della mortalità. Ci vuole un po’ di tempo per preparare il sistema e far sì che la risposta possa garantire una frenata dei positivi”.

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