Coronavirus si rifugia nei testicoli: la nuova scoperta allarma gli uomini

Marta Tedesco

20 Aprile 2020 - 18:05

Un nuovo studio ha rivelato che il coronavirus si rifugia nei testicoli: questo potrebbe spiegare perché gli uomini muoiono e sono più a rischio COVID_19 rispetto alle donne.

Coronavirus si rifugia nei testicoli: la nuova scoperta allarma gli uomini

Il coronavirus si rifugia nei testicoli: ecco che questa nuova scoperta spiegherebbe il tasso di mortalità negli uomini maggiore rispetto alle donne.

Il legame tra testicoli e coronavirus è emerso da un recente studio condotto da un team di ricercatori statunitensi, del Montefiore Health System e dell’Albert Einstein College of Medicine, in collaborazione con l’Ospedale di Malattie Infettive Kasturba a Mumbai, in India.

Fin dai primi dati sui decessi causati dal coronavirus era saltata subito all’occhio la disparità tra uomini e donne. All’inizio si pensava che gli uomini fosse soggetti maggiormente vulnerabili perché più spesso fumatori o affetti da pressione alta. Questa nuova scoperta però rimette tutto in discussione.

Il coronavirus si rifugia nei testicoli: ecco perché uomini più a rischio

Se il numero di decessi tra gli uomini è più altro che tra le donne, un motivo deve pur esserci. A dare una risposta è una recente ricerca condotta da quattro studiosi: Amit Verma, professore di biologia molecolare, Ulrich Steidl, professore di biologia, l’oncologa Aditi Shastri, e la microbiologa Jayanthi Shastri.

Secondo i ricercatori, gli uomini sarebbe colpiti più duramente dalla COVID-19 perché il virus tende a rifugiarsi nei testicoli. Nei testicoli infatti è presente la proteina ACE2, il recettore a cui il coronavirus si lega per invadere le cellule umane. Tale recettore si può rintracciare nel tessuto polmonare, intestinale e cardiaco. Si presenta anche nel tessuto ovarico, ma in quantità di gran lunga inferiori rispetto a quelle dei testicoli.

Le ghiandole sessuali maschili quindi, per queste condizioni “ideali”, andrebbero a costituire una specie di “roccaforte” in cui il virus si nasconde quando viene attaccato, per proteggersi dalla reazione del sistema immunitario.

Dallo studio inoltre emerge che per questo stesso motivo gli uomini impiegano più tempo a liberarsi del virus rispetto alla controparte femminile. Mentre le donne colpite dal coronavirus impiegano in media 4 giorni per riprendersi, gli uomini hanno bisogno di un periodo di tempo molto più lungo, non inferiore a 6 giorni.

Coronavirus si trasmette per via sessuale?

Kathryn Sandberg, professaressa della Georgetown University e specialista della differenza nelle reazioni immunitarie fra uomo e donna, ha ribadito che effettivamente “i testicoli potrebbero avere un ruolo” in tutto questa incidenza di decessi e persistenza del virus.

Per questo ha invitato ospedali e ricercatori a tenere più in considerazione le diverse reazioni del virus fra donne e uomini. “Solo così si possono capire i meccanismi che il virus usa per attaccare il corpo umano” ha dichiarato la studiosa.

Se infatti tale teoria dovesse essere confermata da ulteriori ricerche, potrebbe venire fuori un altro dato allarmante, ovvero che il coronavirus potrebbe essere trasmesso anche per via sessuale. Allarme ribadito anche dalla dottoressa Aditi Shastri: “Dovrà essere preso in considerazione che il virus possa essere secreto nel liquido seminale”.

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