Cos’è un’Organizzazione Esponenziale e come è possibile diventarlo? Analizziamo insieme un caso italiano.
Secondo la definizione di Samil Ismail nel suo libro «Exponential Organizations», un’organizzazione esponenziale (ExO) è «un’organizzazione il cui impatto (o output) risulta essere notevolmente superiore – almeno 10 volte – rispetto ai suoi competitor, grazie all’utilizzo di nuove tecniche organizzative, che fanno leva sulle tecnologie in accelerazione».
Dunque una ExO è un’organizzazione che cresce e si espande facendo leva sulle tecnologie informatiche piuttosto che sulle persone e sulle infrastrutture, smaterializzando ciò che era di natura fisica e trasportandolo nel mondo digitale e on demand.
Si pensi a Kodak o Polaroid, aziende a lungo leader di settore che hanno finito per adagiarsi sul proprio successo senza continuare a innovare nel mercato.
Come spiegare questa parabola discendente? Semplice: le due aziende non sono riuscite a stare al passo con l’evoluzione della fotografia che stava passando dalla pellicola al digitale, ossia da un modello basato sulla scarsità delle risorse (l’acquisto del rullino, lo sviluppo delle foto, la loro consegna, la stampa avevano un costo, e quindi nessuno scatto andava sprecato) a un modello in cui il costo marginale (legato al numero crescente di foto scattate) si è praticamente azzerato, e dunque non c’era alcuna differenza a scattare 10 o 1000 foto, anche considerando che la loro archiviazione era diventata quasi del tutto gratuita. Insomma, mentre Kodak e Polaroid rimanevano fisse sulle proprie posizioni, il mercato stava cambiando completamente.
Le Organizzazioni Esponenziali sono tutte quelle organizzazioni che hanno saputo sfruttare queste opportunità, orientandosi verso un paradigma basato sull’informazione.
Organizzazioni Esponenziali: il caso Seedble
Quando si parla di Organizzazioni Esponenziali vengono alla mente immediatamente grandi nomi internazionali come AirBnb, Uber, Tesla, Local Motors e Waze, aziende che hanno saputo crescere facendo leva sugli ingredienti cardine di ogni ExO:
- asset intangibili
- tecnologie digitali
- persone e community
In realtà, anche in Italia c’è chi muove i primi passi nel percorso per diventare un’Organizzazione Esponenziale. Ad esempio Seedble, che a Luglio ha concluso un percorso di rebranding che ha portato alla maturazione di un’identità completamente nuova e più idonea a supportarne le sue nuove ambizioni: democratizzare l’innovazione (Democratizing Innovation).
Dalla creazione di un assetto organizzativo flessibile e basato sulla responsabilizzazione delle persone, allo sviluppo della tecnologia delle piattaforme digitali; dall’apertura dei confini organizzativi per la collaborazione con attori esterni, allo sviluppo di un’innovazione coalescente (ovvero mirata a creare impatti esponenziali positivi sul Pianeta), Seedble ha intrapreso un cammino che la renderà un’organizzazione esponenziale in grado non solo di sopravvivere ai cambiamenti di mercato, ma di coglierli anticipatamente e, magari, di influenzarli.
Come diventare un’Organizzazione Esponenziale
Se si vuole trasformare la propria azienda in un’Organizzazione Esponenziale, questi sono alcuni step indispensabili da percorrere:
- rinunciare a complesse strutture organizzative e creare piccoli team di lavoro supportati da professionisti esterni nell’ottica dello Staff on demand;
- non possedere asset, ma piuttosto sfruttare soluzioni flessibili e a consumo per garantirsi maggiore reattività nel cambiamento;
- creare community attorno all’organizzazione e sfruttare i benefici dell’ecosistema per generare maggior valore
- imparare a sfruttare al massimo il potenziale dei big data tramite algoritmi e dashboard di progetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA